PERUGIA - “Pensavamo fosse uno scherzo e invece è una notizia vera. Come Amministrazione comunale, come amanti dello sport e come italiani siamo profondamente indignati della scelta della Federazione Ginnastica di sostituire Perugia con un'altra città per ospitare la 4^ Prova del Campionato nazionale di ginnastica ritmica "causa terremoto". Inizia così una nota di protesta diramata stamani da Palazzo dei Priori che così prosegue:

“Non vogliamo entrare nelle dinamiche interne alle Federazioni che forse hanno determinato certe scelte, ma non possiamo esimerci dal difendere l'immagine della nostra città. La motivazione addotta - che non ha alcun fondamento reale - non solo reca un danno a Perugia per l’annullamento dell’evento, ma fa sì che si crei un errato immaginario della nostra città. Proprio nel capoluogo si ospitano, in strutture alberghiere, numerosi cittadini dei comuni colpiti dal sisma. Perugia, come sempre, è città in grado di ospitare turisti e manifestazioni e le sue strutture, ricettive e sportive, sono perfettamente funzionanti come dimostrato anche dalle recenti gare di rilievo di pallavolo disputate al PalaEvangelisti. Appare inoltre una mancanza di sensibilità negare all’Umbria, in un momento difficile come questo in cui si susseguono manifestazioni di solidarietà nazionale a favore delle popolazioni colpite dal sisma, un evento che sarebbe potuto esser d’aiuto”.

“Se da un lato – notano ancora gli amministratori di Palazzo dei Priori - può essere legittimo da parte degli organizzatori decidere, per proprie motivazioni, il cambio di sede dell’evento, dall’altro vorremmo che si eviti l’utilizzo di giustificazioni forvianti e denigratorie per la nostra città. Le porte di Perugia, comunque, rimarranno aperte anche in futuro per le manifestazioni di Ginnastica che si vorranno svolgere da noi, così come sempre accaduto. Non a caso avevamo anche deciso di offrire gratuitamente l'uso del Palazzetto dello sport di Perugia accogliendo con favore la richiesta di poter ospitare tale manifestazione, oltre a mettere a disposizione una serie di interventi per la buona riuscita della stessa, grazie anche alla consueta disponibilità delle società sportive che in quei giorni avrebbero dovuto utilizzare la struttura”.

L’Amministrazione, attraverso il sindaco Andrea Romizi e l’assessore allo sport Emanuele Prisco rappresenterà tale assurda situazione in una lettera che verrà inviata la presidente del Coni Giovanni Malagò.

Una situazione determinata, indubbiamente, dall’immagine fuorviante che i grandi mezzi di comunicazione hanno offerto del dramma che stanno vivendo le popolazioni terremotate dell’Umbria, delle Marche e del Lazio a seguito delle forti scosse sismiche che hanno devastato area limitate dei loro territori: colpire Perugia od altre città umbre che si trovano ben al di là del cratere del sisma è una mossa che non esitiamo a definire “vigliacca”, un vero colpo alla schiena inferto ad una regione che paga già lo scotto delle innumerevoli disdette giunte alle sue strutture ricettive da parte di turisti terrorizzati dal come le Tv ed i giornali hanno descritto ciò che è accaduto, come se fosse andato distrutto il suo intero territorio. Se poi tale rappresentazione viene aggravata dalle scelte scellerate di organi che in qualche modo possiamo definire istituzionali, e che vivono di soldi pubblici, la questione assume allora dimensioni assolutamente insopportabili.

Come abbiamo detto, anche il Lazio sta vivendo lo stesso dramma dell’Umbria e delle Marche, ma a nessuno verrebbe in mente di cancellare eventi sportivi in programma a Roma, che pure è il capoluogo di quella regione, oltre ad essere la capitale del Paese.

Ma, ci chiediamo, la Regione che fa?!

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