L'esito della Comissione sul Festival delle Nazioni per noi di Castello Cambia non è soddisfacente. pubblichiamo la lettera aperta di Vincenzo Bucci indirizzata al sindaco del Comune di Città di Castello Luciano Bacchetta. Il nostro gruppo di lavoro tornerà sui risultati della commissione fornendo un'analisi ed avanzando proposte concrete.

Caro Sindaco Le chiediamo uno scatto di sincerità e un impegno di approfondimento nell’interesse della Città. Il confronto avvenuto nella Commissione programmazione sullo stato di salute del Festival delle Nazioni ha prodotto risultati alquanto insoddisfacenti. Non siamo riusciti ad andare al di là di valutazioni scontate che non servono certo a risolvere i problemi della manifestazione culturale. In primo luogo desidero sottolineare la situazione di illegittimità dell’attuale consiglio direttivo che doveva essere rinnovato nel 2015 cioè lo scorso anno. Il Consiglio decise una proroga di un anno ed ora si scopre che la proroga dovrebbe avere validità per l’intero mandato cioè per quattro anni. L’irrituale proroga deriva da una decisione personale del Sindaco cioè Sua, che non ha precedenti nella storia né riscontri nello Statuto del Festival né nelle consuete pratiche democratiche.

Una proroga che rappresenta una pesante anomalia e che al di là dello strappo alla conformità normativa è espressione di una mentalità accentratrice e confusionaria della gestione della cosa pubblica. Altro problema che toglie rappresentatività e autorevolezza al Consiglio del Festival è la sua composizione che vede ancora farne parte i rappresentanti di Provincia di Perugia e Comunità Montana Alto Tevere, enti che, come tutti sanno, sono stati aboliti.

Le chiediamo quindi pubblicamente come Sindaco di incaricare l’Ufficio Legale del Comune o altre istituzioni esterne di analizzare il caso e verificare la validità del Consiglio.

Al di là di ciò permane comunque un problema di opportunità aggravato dalla contraddizione in termini per cui si parla della necessità di un generico rilancio del Festival, ammettendone implicitamente il declino, da realizzare però con le stesse persone che siedono ai vertici da anni o da decenni!

Consiglieri neanche sfiorati dal dubbio che i parametri del Ministero siano basati su rigorosi criteri di qualità. Il Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo ha tagliato il contributo al Festival e ci sono buone probabilità di ulteriori tagli per il 2017.
 
D’altra parte perplessità sui contenuti culturali provengono da molte autorevoli fonti di “addetti ai lavori” mentre la mancanza di richiamo mediatico e di ricaduta sul territorio sono platealmente sotto gli occhi anche dei più sprovveduti. Difficile trovare sponsorizzazioni private senza un maggiore impatto mediatico che ci potrà essere soltanto con una maggior qualità del programma.
 
Impressione diffusa in Città è che il Festival viaggia da anni per conto suo, in una dimensione staccata dai reali interessi dei Tifernati. Un’impressione che se confermata dai fatti sarebbe una iattura per la cultura cittadina considerando le risorse pubbliche che il Festival assorbe. Questo è il reale dibattito che deve svolgersi non solo nelle Commissioni consiliari ma nell’intera Comunità. Sono queste le domande che esigono una risposta precisa fondata su dati di fatto e non su buonisti auspici da parte della maggioranza e del Consiglio del Festival.

Vincenzo Bucci
Consigliere comunale “Castello Cambia”

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