Alimentare: Città della Pieve celebra il suo Zafferano
CITTA’ DELLA PIEVE - E' un tesoro color rosso, che diviene poi giallo, è il "croco" un tempo così chiamato, oggi noto a tutti come Zafferano, di cui le terre di Città della Pieve son talmente ricche da festeggiarlo per 3 giorni dal 21 al 23 ottobre. Golose paste "fatte in casa", formaggi e carni e non mancheranno i dolci, tutto con lo zafferano. Anche la birra. Così inizia la festa.
Dalla cucina ai tessuti, fino alla pittura e alla cosmesi: i possibili utilizzi dello zafferano sono vari e affascinanti, almeno quanto la storia della spezia originaria dell'Asia Minore. Una pianta legata a doppio filo al passato di Città della Pieve, la splendida cittadina in provincia di Perugia che custodisce gelosamente da tanti secoli il suo oro rosso: un vincolo forte e inscindibile da scoprire dal 21 al 23 ottobre a "Zafferiamo", l'evento promosso dall'Amministrazione Comunale e dal Consorzio "Il Croco di Pietro Perugino - Zafferano di Città della Pieve A.Vigano'" e che ogni anno celebra lo "Zafferano purissimo in fili di Città della Pieve" in tutte le sue sfaccettature.
A partire dalla gastronomia, ovviamente, con esperti cuochi che spiegheranno ai visitatori i segreti per un corretto utilizzo della spezia in cucina, proponendo in degustazione delizie ai profumi dello zafferano, e i ristoranti della cittadina che proporranno particolari menù a tema; nella mostra mercato delle eccellenze produttive del territorio allestita nel centro storico, invece, i produttori del Consorzio proporranno tutta la declinazione dei prodotti realizzati utilizzando la preziosa spezia: formaggi, salumi, miele, birre, liquori, distillati, cioccolate e altri prodotti trasformati.
Ma a Città della Pieve questa spezia non rappresenta solo un prodotto agricolo: le sue tonalità di colore e i suoi profumi vanno ad intrecciarsi con la sua storia e la sua arte, fino a costituirne un'essenza. Nei tre giorni di festa non mancheranno quindi laboratori per la tintura con lo zafferano di tessuti e filati, oltre a corsi intensivi di ricami per l'apprendimento della particolare tecnica del Punto Perugino; sarà inoltre possibile partecipare a laboratori di pittura con la tecnica dell'acquarello per ottenere, dallo zafferano infuso, tutte le tonalità dell'oro rosso.
Saranno insomma tre giorni da non perdere per tutti gli amanti del gusto e delle antiche tradizioni, che potranno scoprire e toccare con mano il fascino seducente dello zafferano. Impiegata sin dall'antichità, questa pianta fu chiamata "croco" prima dai Greci, poi dai Romani e ancora nel corso di tutto il Medioevo; gli Arabi la diffusero in Spagna e a loro si deve il nome attuale, che deriva dal persiano "safra" (giallo), passato nell'arabo "za'fara'n" e quindi nello spagnolo "azafran".

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