Eurochocolate? Il centro di Perugia era pieno, ma il traffico era scorrevole
PERUGIA – Passato il primo week end di Eurochocolate 2016 si fanno i primi conti. Stando ai dati forniti dagli organizzatori il successo sarebbe clamoroso: non solo il centro storico perugino era come al solito gremito, come del resto attestano le solite foto che ci fanno vedere un corso Vannucci letteralmente preso d’assalto dai golosi visitatori, ma si parla anche di un incremento pauroso (+ 40%) della vendita della tanto ambita chococard che da diritto a sconti per gli acquisti in “fiera” rispetto al 2015. Resta solo da chiarire il “mistero” traffico ed in questo senso le valutazioni sono estremamente variegate anche sulla stampa locale: si va da chi descrive il capoluogo umbro letteralmente soffocato dalla morta di una infinita moltitudine di autoveicoli e chi, invece, sottolinea il fatto che tutto sommato anche da questo punto di vista sarebbe andata meglio del previsto.
Sta di fatto che chi, come chi scrive, ha percorso sabato scorso il raccordo Perugia-Bettolle in direzione Trasimeno, non si è trovato davanti a nessun incolonnamento, anzi. Si viaggiava piacevolmente e tranquillamente, al contrario degli anni passati. Un miracolo certo determinato anche dal fatto che l’Anas aveva magicamente eliminato i consueti ingorghi provocati dai suoi tanti cantieri.
Ed anche a Pian di Massiano, area cruciale della città, visto che lì si scarica gran parte della massa dei visitatori “foresti” che per l’occasione fanno capolino a Perugia, per parcheggiare e salire in centro con il minimetrò, di tutto si poteva parlare meno che di calca.
Ed altrettanto può dirsi per la giornata di domenica, come testimoniano quanti operano quotidianamente in quell’area, in questi giorni per di più appesantita dai “Baracconi” che, in special modo nelle festività, attraggono tanti perugini e umbri.
Ed allora, dove sta la verità!?
In attesa di una prima verifica nel prossimo fine settimana e, magari, per una valutazione più completa che potremmo trarre dai dati sui passeggeri trasportati che ci verranno forniti a consuntivo dalla Società Minimetrò, come pure dalle presenze nelle attività ricettive, sapremo se l’evento ideato da Eugenio Guarducci, abbia assunto una dimensione più locale, in grado quindi di attirare un pubblico più “indigeno” rispetto alle masse delle precedenti edizioni, provenienti da ogni parte d’Italia alla ricerca di qualche tavoletta di delizioso “fondente” o “al latte” da assaggiare, che sicuramente potrebbero acquistare a più buon mercato nelle loro città di provenienza.
Se tutto ciò si tramuterà poi in un vantaggio o meno per il bilancio economico e per la vivibilità della città sarà una cosa tutta da stabilire.
E.P.

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