PERUGIA - Protesta pacifica di migranti oggi intorno alle 13 a Cenerente, periferia di Perugia. Una cinquantina di persone - perlopiù provenienti da Pakistan e Africa Subsahariana, si apprende della polizia - ha dato vita ad una protesta spontanea nei pressi delle strutture della Caritas dove i migranti vengono assistiti: oggetto dell'iniziativa, la richiesta di migliorare le condizioni di assistenza.

Dopo un primo confronto sul posto, il gruppo ha deciso di continuare la protesta incamminandosi verso Perugia: a questo punto è intervenuto un funzionario della questura che, dopo aver approfondito le ragioni dell'iniziativa, ha convinto il gruppo di migranti a tornare a Cenerente, rassicurandoli sul fatto che i problemi da loro prospettati sono risolvibili a breve termine.

Non si sono registrate né tensioni né difficoltà per il traffico durante la protesta.

Alla base della protesta pacifica la richiesta di 75 euro a testa come sussidio in denaro: è quanto asseriscono fonti della diocesi perugina, che tengono a specificare come tutto il resto dell'assistenza (vitto, alloggio, vestiario, assistenza sanitaria e corsi di lingua italiana) continui ad essere assicurato. Il tutto questo mentre il numero degli assistiti è cresciuto fino a 94 e, soprattutto, mentre da cinque mesi il Governo non elargisce il proprio contributo al riguardo.

Fondi che, a Perugia, stanno anticipando Caritas e diocesi, non facendo mancare nulla di quello che serve ai migranti: a Cenerente, in particolare, essendo rilevante la presenza di pakistani, è stato anche allestito un campetto dove si possono allenare al loro sport preferito, il cricket.

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