Come Sinistra Italiana, al di fuori di qualunque volontà polemica, esprimiamo tutta la nostra sincera preoccupazione per l’inadeguatezza delle risposte messe in campo dal sindaco di Terni.

Di fronte alla gravità della situazione finanziaria dell’ente e della città, dal sindaco ci saremmo aspettati la presentazione di una strategia e un’azione ben diversi.

Invece il primo cittadino ha provato a nascondersi dietro la riduzione degli assessori, peraltro presentati all’inizio della consiliatura come l’innovazione politica decisiva per Terni. Certo, così finalmente è stato posto fine al tormentone del rimpasto, ma si è anche evitato di affrontare i veri problemi.

Nel suo intervento il sindaco non solo non ha evidenziato la gravità della situazione, ma ha ridotto la questione del predissesto e del piano di rientro a una questione tecnica, meramente ragionieristica. Ma una città non può essere amministrata come un condominio, con un elenco di corto respiro.

Di fronte a un Comune a rischio paralisi e con una Terni sempre piu povera, pensiamo che sarebbe stata necessaria la costruzione di un piano strategico che avesse visto, attraverso l’apertura di una discussione seria, la partecipazione della città e di tutte le sue forze, ad iniziare dalle associazioni datoriali e di rappresentanza dei lavoratori.

Terni ha fatto da sempre della partecipazione il suo tratto distintivo ma proprio questa volta, davanti scelte difficili, si è deciso invece di rimanere nel chiuso delle stanze del Palazzo senza confrontarsi con la città e decidendo solo in base alle convenienze dello scontro interno al Pd.

Tutto ciò si è visto benissimo nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì scorso con la sala gremita dalle proteste di sindacati e lavoratori delle coop sociali, dell’Asm, delle Farmacie e da utenti dei servizi educativi.

Siamo difronte a una comunità divisa, lacerata, prigioniera delle ambizioni personali e dei gruppi di potere che stanno impoverendo ed emarginando una città dalle tante energie e capacità troppo spesso dimenticate.

Di fronte a tutto ciò Sinistra Italiana sente il dovere di esprimere il proprio netto dissenso e conseguentemente assumere tutte le adeguate iniziative affinchè si ricostruisca un progetto di sviluppo che veda coinvolti tutti i cittadini che non si rassegnano al declino della città.

 

Il Coordinamento Sinistra Italiana Terni

Condividi