TERNI - Calano da nove a cinque gli assessori della giunta comunale di Terni: il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, ha annunciato oggi - in una conferenza stampa - di aver tolto le deleghe all'assessore alla Cultura, Giorgio Armillei, alla Scuola, Carla Riccardi, al Commercio e Turismo, Daniela Tedeschi e all'Urbanistica Francesco Andreani, ridistribuendole tra i cinque assessori rimasti e lo stesso sindaco.

"Si tratta di una riduzione consistente - ha spiegato Di Girolamo - necessaria per ridurre i costi della politica e utilizzare in altro modo quanto risparmiato. Inoltre l'accorpamento delle deleghe, ridistribuite in modo più omogeneo, porterà maggiore efficienza e tempestività nelle decisioni".

La scelta di rimuovere i quattro assessori "tecnici", ha sottolineato ancora Di Girolamo, "risponde alla scelta di investire in chi ha una personalità politica maggiore".

La Lega Nord insorge: il sindaco si dimetta: ha gettato le città sull'orlo del baratro
Il Consigliere Regionale della Lega Nord, Emanuele Fiorini ed il referente territoriale Lega Nord Terni, Federico Cini, hanno il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, a rassegnare immediatamente le dimissioni.

"Un primo cittadino che getta la propria città sull'orlo del baratro, indebitandola a dismisura - affermanoi - e che per l'ennesima volta tenta di salvare la faccia cambiando gran pare degli uomini della sua Giunta, non può continuare a governarla, ma deve ammettere il proprio fallimento e andarsene a casa, chiedendo scusa ai propri cittadini. Il sindaco ha fallito - proseguono - e se ancora non lo ha ammesso, dovrà farlo. Abbiamo intenzione di scendere in piazza chiedendo ad alta voce le sue dimissioni, invitando a partecipare tutte le altre forze politiche di opposizione".

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