Jobs Act: le bugie hanno le gambe corte.
Sono usciti i dati INPS relativi ai primi sette mesi dell'anno riguardo le assunzioni. Questo il risultato rispetto l'anno precedente: contratti a tempo indeterminato crollati (-84%), contratti precari aumentati a dismisura con i voucher che sono schizzati a 84 milioni di ticket venduti (+36%).
Come è noto, a partire da quest'anno, sono stati ridotti gli incentivi contenuti del Jobs Act per le assunzioni a tempo indeterminato ed ecco che si ritorna alla situazione precedente: le assunzioni a tempo indeterminato si sono praticamente azzerate. Chi, all'epoca del varo del Jobs Act lo disse, venne accusato di "gufare", ma non ci voleva un genio a capire che quei contratti a tempo indeterminato venivano fatti perché vi erano gli incentivi (e non c'era più l'art.18) e che quando finivano gli incentivi sarebbero crollati.
Siccome sia Renzi che Poletti erano ben consapevoli di tutto questo se ne deduce che non solo hanno attuato scelte di politica economica e per il lavoro sbagliate, ma sono anche anche stati poco seri perché hanno consapevolmente raccontato una situazione che loro stessi sapevano essere falsata dagli incentivi.
P.s. Aggiungo che - purtroppo - poco serie sono anche la gran parte delle testate giornalistiche. Per leggere questi dati oggi occorre andare a pagina 24 di Repubblica, li troverete in un piccolo colonnino.
Le magnifiche prospettive del Jobs Act devono essere messe in prima pagina, il suo totale fallimento nascosto con un trafiletto interno.
Ma, come dice un proverbio, LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE!
Claudio Grassi,
esecutivo nazionale di Sinistra Italiana,
responsabile Lavoro e Welfare

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