Umbertide Cambia denuncia il degrado alla Ex Fornace
UMBERTIDE - «I recenti e riprovevoli fatti avvenuti nel complesso “Ex Fornace” confermano quanto da tempo cittadinanza e forze politiche vedono e denunciano: c’è uno stato di abbandono e c’è un grave problema di ordine pubblico. Solo l’attuale giunta Locchi e quella precedente Giulietti non hanno visto e non vedono il degrado e non denunciano le condizioni dello stato di emergenza di quel luogo». Umbertide cambia torna sull’argomento, da sempre caro al movimento civico umbertidese.
«Già quest’estate avremmo voluto fare una fiaccolata di protesta con i cittadini presso l’ecomostro della Ex Fornace, ma per non esasperare un clima di relazioni già infuocato, lo abbiamo evitato -, dicono il capogruppo Claudio Faloci e il presidente Gianni Codovini -. Ma ora c’è un limite di fronte alle urgenze. La passività dell’Amministrazione non è più giustificabile. Essa non ha richiesto le dovute e ripetute ispezioni amministrative e, allo stesso tempo, non c’è stata una vigilanza sistematica; è tempo dunque di un’ordinanza del Sindaco perché esistono i presupposti di grave necessità pubblica. Poi c’è il problema di progettualità amministrativa: l’atteggiamento remissivo delle giunte che si sono succedute e la mancanza di idee e volontà per il recupero di un’area di 32.400 mq hanno contribuito ad annichilire l’Ex Fornace.».
Umbertide cambia punta però sulle proposte per uscire da questo degrado. I consiglieri Conti e Orazi ricordano «di aver con forza richiesto un confronto pubblico e con le altre istituzioni per il recupero e l’utilizzo del comparto. Noi le nostre iniziative l’abbiamo prese, ma l’Amministrazione fa orecchie da mercante: abbiamo avanzato l’idea dell’ubicazione della caserma Carabinieri presso l’ex Fornace, ma non si è fatto nulla; abbiamo proposto la fattibilità di un presidio socio sanitario di supporto all’ospedale e alla Prosperius, ma nemmeno questo va bene all’Amministrazione; da ultimo c’è la possibilità di costituire concretamente un centro per l’innovazione tecnologica e di impresa spostandovi il laboratorio FabLab, ora presso l’Istituto scolastico “Da Vinci”. A fronte di questi progetti, cosa ci propone l’Amministrazione? Il silenzio, inquietante come l’ecomostro che essa ha voluto».

Recent comments
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago