«Purtroppo il Sindaco Locchi, sulle unioni civili, è caduto un’altra volta nell’ovvietà, cosa peggiore per un politico anche rispetto alla polemica personale. Come consiglieri comunali abbiamo sollevato, nel silenzio totale (eremitico, appunto) del Sindaco e della Giunta su tale questione, gli stessi argomenti dei consiglieri perugini Bori e Bistocchi del Pd. Ossia, non c’è stata alcuna comunicazione interna ed esterna, che peraltro perdura, sulla informazione e modalità per dare esecuzione alla legge. Nemmeno un straccio di comunicato. Ovvio che le procedure d’ufficio siano state messe in atto: ci mancherebbe. Lo dice il Sindaco: è obbligo di legge. Ovvio. Quindi egli polemizzi  col suo partito e  non con i consiglieri di Umbertide cambia, i quali, semmai, hanno dato esplicitamente sostegno a una legge molto avanzata. Rifiutare sprezzantemente il loro contributo, peraltro previsto per legge, come fa il Sindaco non aiuta certo alla sua realizzazione.».

Il presidente di Umbertide cambia, Gianni Codovini, aggiunge inoltre che «l’ovvia risposta del Sindaco Locchi lascia inalterati i nodi politici di fondo che abbiamo sollevato. Bene il fatto che officerà le unioni civili (finalmente esce dal silenzio), ma la disciplina su queste va fatta conoscere e, soprattutto, si tratta ora di modificare alcuni regolamenti comunali che le escludevano. Per questo il nostro invito era rivolto ai consiglieri del Pd di Umbertide che mi sembra non abbiano sollevato alcuna proposta in merito». 

I consiglieri comunali Orazi, Faloci, Conti e il Presidente di Umbertide cambia Codovini

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