Città di Castello: via le barriere architettoniche con i soldi delle farmacie.
Utilizzare gli introiti del canone delle Farmacie tifernati per l’acquisto di medicinali a soggetti indigenti e per abbattere le barriere architettoniche negli edifici privati: la proposta viene dal consigliere comunale di Castello Cambia Vincenzo Bucci che in un’interrogazione scrive: “Farmacie Tifernati è una risorsa per la cittadinanza, che attraverso il comune, ne è anche proprietaria. Riteniamo positivo che non sia rientrata nel piano di dismissioni delle partecipate e i positivi i risultati economici, annunciati di recente dall’assessore, sono una conferma alla bontà di questa scelta”.
“Considerando lo statuto della società Farmacie Tifernati s.r.l., che autorizza iniziative sociali attinenti” aggiunge Bucci “ sarebbe doveroso che gli utili di questa partecipata vengano utilizzati a favore dei soggetti in difficoltà economiche, per il pagamento di specialità farmaceutiche non comprese nell'elenco del Servizio Sanitario Nazionale; in alternativa proponiamo che tali fondi vengano utilizzati per la concessione di contributi per eliminare le barriere architettoniche negli edifici privati. Attualmente i privati in graduatoria sono 73 a fronte del finanziamento di appena tre interventi l’anno da parte della Regione dell’Umbria, che ha un fondo specifico ma limitato, con il rischio che si accumulino ritardi decennali e che il disagio di portatori di handicap e famiglie si prolunghi sine die”.

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