ASSISI - Papa Francesco è arrivato ad Assisi intorno alle 15,45 per l'ottavo centenario del Perdono, poco dopo è giunto nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, accolto da Padre Michael Anthony Perry, ministro generale dell'ordine francescano dei Frati Minori, da Padre Claudio Durighetto, ministro provinciale e da Padre Rosario Gugliotta, Custode della Porziuncola. Il programma prevedeva che Papa Francesco si recasse nella Porziuncola per raccogliersi in preghiera silenziosa. Prima di entrare nella basilica ha però sostato davanti alla grande infiorata realizzata nella notte dagli infioratori di Spello che ha ammirato in tutta la sua magnificenza.

"In questo Anno Santo della Misericordia – ha detto - diventa ancora più evidente come la strada del perdono possa davvero rinnovare la Chiesa e il mondo. Offrire la testimonianza della misericordia nel mondo di oggi è un compito a cui nessuno di noi può sottrarsi. Il mondo ha bisogno di perdono; troppe persone vivono rinchiuse nel rancore e covano odio, perché incapaci di perdono, rovinando la vita propria e altrui piuttosto che trovare la gioia della serenità e della pace".

 E' il perdono - ha aggiunto - "la strada maestra da seguire" per raggiungere un posto in Paradiso. "E' difficile perdonare, eh? Quanto ci costa perdonare". "Il perdono è una carezza, è tanto lontano dal gesto 'me la pagherai'. Il perdono è un'altra cosa”.

Poi un fuoriprogramma del tutto inatteso. Alla fine della meditazione Papa Bergoglio ha infatti indossato la stola viola e si è portato verso un confessionale per impartire il sacramento della riconciliazione. "Invito i frati, i vescovi ad andare al confessionale, anch'io andrò. Ci farà bene ricevere il perdono qui, oggi, insieme", aveva annunciato il pontefice parlando a braccio.

Condividi