PERUGIA - Approvato stamani a maggioranza in consiglio regionale (astenuto il M5S), il rendiconto dell'assemblea legislativa della Regione Umbria per l'esercizio finanziario 2015. La riduzione della spesa, legata alla riduzione del numero dei consiglieri e il contenimento dei costi di funzionamento, come la contrazione del personale, ha portato ad un avanzo "libero" di oltre un milione di euro, 300 mila euro dei quali verranno restituiti al bilancio della Regione Umbria.

Dalla relazione illustrata in aula dal vicepresidente dell'assemblea, Valerio Mancini (Ln), è emerso, tra l'altro, che la spesa per il personale nel 2012 era di 7 milioni e 600 mila euro, mentre oggi è di 6 milioni 390 mila euro: circa 1,3 milioni in meno. Inoltre l'Assemblea legislativa nel 2000 aveva circa 20 dirigenti, oggi ne ha cinque.

Soddisfatta la presidente Porzi: “Il rendiconto 2015 testimonia gestione rigorosa, razionale ed efficiente del denaro pubblico”

 “Soddisfazione per l'approvazione di un documento contabile che testimonia di una gestione rigorosa e razionale del denaro pubblico, con una tendenza alla diminuzione della spesa, e con l'obiettivo di rendere più efficienti ed efficaci le nostre funzioni, legislativa e di controllo. Una modalità di azione che conferma anche in questa Legislatura quanto già attuato nelle precedenti”. Così la presidente Donatella Porzi commenta l'approvazione oggi in Aula del Rendiconto 2015 dell'Assemblea legislativa dell'Umbria. 

“Come atto di iniziativa dell'Ufficio di Presidenza – aggiunge la presidente – abbiamo deciso, dopo l'approvazione del rendiconto, di restituire al bilancio regionale una quota di 300mila euro dell'avanzo di amministrazione. La destinazione di queste risorse sarà stabilita dall'Aula nella discussione dell'atto relativo all'assestamento del bilancio regionale 2016-18. Voglio poi ricordare – conclude Porzi – che l'Assemblea legislativa, in occasione dell'approvazione  del bilancio di previsione 2016, aveva ridotto il proprio stanziamento di un milione di euro che sono stati restituiti al fondo regionale e poi destinati ad incrementare le risorse per il finanziamento dei bandi per la prima casa alle giovani coppie”. 

Condividi