“Bullismo e cyber bullismo”: il M5S per la prevenzione nelle scuole di Perugia
PERUGIA - Questa mattina, nell’ambito della seduta della IV Commissione Consiliare Permanente, è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno a firma del Consigliere Comunale Stefano Giaffreda (M5S) volto rendere il Comune di Perugia parte attiva, insieme alle scuole, nel contrasto al bullismo e al cyberbullismo, fenomeni in continua espansione tra i giovani grazie alle nuove tecnologie a diposizione.
Il Consigliere ha illustrato la proposta evidenziando come nelle scuole il bullismo si presenti con valori elevati e con indici complessivi che vanno dal 41% nella scuola elementare al 36% in quella media, in rapporto agli alunni che dichiarano di aver subito prepotenze, dimostrando così di essere un fenomeno che colpisce le fasce d’età più giovani. Il fenomeno, in continua evoluzione, è spesso sottovalutato sia dalle famiglie, che non sono messe nelle condizioni di comprendere la gravità di alcuni comportamenti, sia dalle istituzioni scolastiche, che spesso si trovano senza strumenti nell’affrontare e reprimere comportamenti offensivi o violenti di bullismo o cyberbullismo.
Sono intervenuti, oltre all’assessore Waguè, la dottoressa Maria Petri dell’ “Associazione basta il cuore”, l’Avv. Francesca Pieri, la Dott.ssa Daniela Ciccarelli. Le associazioni hanno sottolineato come proprio nel capoluogo umbro, rispetto al resto della provincia, tali episodi siano particolarmente diffusi e come sia quindi urgente e necessario prevenire tali fenomeni. Il Movimento 5 Stelle ha quindi impegnato il Sindaco e la Giunta: ad attivare, in collaborazione con le scuole, interventi di prevenzione del disagio attraverso azioni culturali, informative ed educative rivolte a tutta la comunità scolastica, ivi comprese le famiglie; ad integrare l’offerta formativa delle scuole con specifici moduli didattici in collaborazione con enti e associazioni territoriali, esperti del settore e appartenenti alla Polizia Postale; a sollecitare le scuole affinché si dotino di un regolamento interno relativo ad un corretto utilizzo delle risorse informatiche; a promuovere, presso le scuole, la creazione di uno sportello di assistenza psicologica a disposizione di studenti, genitori e insegnanti che desiderino un confronto con un esperto”.

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