CANNARA - Con una partecipata e interessante assemblea pubblica si è costituito,nei giorni scorsi, a Cannara il comitato per il No al referendum sulle modifiche costituzionali.

All' incontro è intervenuto il prof. Mauro Volpi, docente di diritto costituzionale all' Università di Perugia e componente del comitato nazionale per il No del referendum sulla legge Renzi- Boschi.

Nel corso della serata sono state illustrate le principali modifiche che saranno sottoposte al vaglio dei cittadini con la consultazione popolare obbligatoria che si terrà il 2 ottobre.

In particolare è stato evidenziato come la nuova legge non supera il bicameralismo ma lo rende più confuso creando conflitti di competenze tra Stato e Regioni e tra Camera e nuovo Senato che non sarebbe più eletto direttamente dai cittadini.

Per quanto riguarda i costi della politica si diminuisce di un quinto i costi del Senato mentre non si interviene sui costi della Camera dimezzando il numero dei deputati.

È un legge che non è frutto dell' autonoma volontà del parlamento, eletto oltretutto con una legge dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale; la legge non semplifica ma anzi moltiplica i procedimenti legislativi rafforzando il potere centrale a danno delle autonomie private di mezzi finanziari e inoltre si limita la partecipazione dei cittadini portando da 50.000 a 150.000 il numero di firme necessario per la presentazione di leggi di iniziativa popolare.

Dopo aver illustrato le criticità e le mancate risposte alla necessità di vere riforme per il paese, ha risposto alle domande del pubblico.

Con questa assemblea si è costituito il comitato per il no, aperto al contributo trasversale delle forze politiche, delle associazioni, dei movimenti civici e dei singoli cittadini che vorranno farne parte.

Nei prossimi giorni verrà insediato un comitato esecutivo incaricato di coordinare le varie iniziative e chiunque volesse candidarsi a farne parte può inviare una mail, entro il 5 luglio a cannaravotano@gmail.com; sono state intanto definite alcune iniziative tra cui la creazione di una pagina facebook, volantinaggi, adesione al coordinamento regionale comitati per il no, oltre ad iniziative pubbliche con esperti costituzionalisti di chiara fama.

 

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