PERUGIA – “Desidero fare subito chiarezza sulle notizie apparse oggi su alcuni giornali in merito ad indagini della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti inerenti ipotesi di false fatturazioni delle quali mi sarei avvalso per finanziare il Perugia Calcio”. Così ha esordito il patron del Perugia, Massimiliano Santopadre, aprendo la conferenza stampa convocata in tutta fretta per fornire la sua versione dei fatti in merito alla inchiesta che darebbe stata aperta nei suoi confronti dalla Procura di Rieti per una presunta vicenda di false fatturazioni fra società fittizie che sarebbero  state messe in piedi, come riportavano stamani alcuni quotidiani, per finanziare il club calcistico del capoluogo umbro.

Santopadre, che ha lasciato intendere nel corso del confronto con la stampa, che il tutto sarebbe da ricondurre ad una ritorsione per la mancata cessione del club da parte di un soggetto con il quale avrebbe intrattenuto una trattativa al riguardo (dicendosi comunque disponibile ad incontrare eventuali seri compratori), ha assicurato di aver già riferito in merito alla Guardia di Finanza, “fornendo tutta la documentazione e le spiegazioni del caso”.

Parlando di “contenuti distorti” dagli organi di stampa, ha sostenuto di poter affermare “con assoluta certezza” che:

“1)    le fatturazioni che ho ricevuto sono relative a prestazioni effettivamente rese (e che sono sotto gli occhi di tutti), in base a documentazione già vagliata dagli organi federali; 
2)    ad ogni modo, gli importi plurimilionari delle fatturazioni indicate dalla stampa non riguardano me o mie società, ma forse altri soggetti, con i quali nulla ho a che fare; 
3)    nell’ambito della mia attività imprenditoriale non ho mai fatto ricorso a prestanomi; così, della Akim Spa, della Irl Group Srl e della New Parker Srl sono io l’Amministratore unico ed il socio di riferimento;
4)    diversamente da quanto leggo, le mie società hanno sempre tempestivamente presentato le dichiarazioni fiscali; situazioni eventualmente diverse non possono che riferirsi a soggetti diversi;
5)    non conosco, salvo uno, i consulenti dei quali sono stati pubblicati i nomi: ancora una volta evidenzio che si tratta di società e persone che non sono in alcun modo a me riferibili, ed infatti a me non vengono riferite negli atti di indagine a me noti”.

Proseguendo nella sua strategia difensiva, il patron del Grifo ha poi assicurato che “la polizia giudiziaria che è intervenuta ha trovato immediata e piena disponibilità nell’ottenere l’accesso ai documenti ed ai dati di interesse per le indagini, essendo io stesso interessato a pervenire al più presto alla definizione della vicenda”

Assicurando infine di nutrire “piena fiducia negli organi inquirenti, che potranno senz’altro delineare l’esatto perimetro della posizione mia personale e delle società a me riferibili, individuando altrove le eventuali responsabilità per fatti rispetto ai quali sono totalmente estraneo”, Santopadre ha anche confermato il fatto che il Perugia Calcio non è stato ancora iscritto al prossimo campionato di Serie B a causa – ha spiegato – di un ritardo da parte della Banca dell’Etruria che avrebbe chiesto maggiore tempo per la definizione della pratica di finanziamento degli 800 mila euro necessari per questo adempimento, aggiungendo che in ogni caso i tifosi del Grifo possono dormire sonni tranquilli poiché ci sarebbero almeno altri tre istituti di credito disponibili a subentrare. 

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