Stiamo seguendo con attenzione l’evoluzione societaria di GESENU SpA.

Restano ferme le pesanti responsabilità delle Istituzioni nella vicenda che ha interessato l’Azienda di igiene ambientale più importante della regione: sicuramente dell’amministrazione comunale, che ha scelto di assistere passivamente, ma anche della Regione Umbria, che continua nella politica di “scegliere di non scegliere” e quindi di delegare al privato il ruolo di protagonista, anche dopo l’interdittiva antimafia.

Avremmo preferito una politica protagonista che governasse questa delicata vicenda e indirizzasse verso la soluzione societaria migliore e più utile agli interessi generali. Lasciando fare solo al privato ed al mercato, può andare bene o può andare male.

Fermo restando che è indispensabile il superamento dell’interdittiva antimafia e confidando che l’ingresso del nuovo socio privato sia in tal senso risolutivo, la CGIL Umbria e la FP CGIL regionale chiedono che ci sia un immediato incontro con il nuovo soggetto imprenditoriale, per affrontare con determinazione un piano industriale che parta dalla necessità di investimenti in Umbria e non, come in passato, fuori dalla nostra regione.

Un piano industriale che metta al centro la difesa dei livelli occupazionali e i diritti dei lavoratori, garantendo al contempo un servizio di qualità offerto ai cittadini.

La CGIL regionale e la FP regionale chiedono con forza una discontinuità con la vecchia gestione, sia dal punto di vista industriale e strategico, sia dal punto di vista della trasparenza gestionale.

Valuteremo senza sconti di sorta i comportamenti e le scelte della nuova compagine proprietaria nell’interesse delle lavoratrici, dei lavoratori e dei cittadini tutti.

CGIL Umbria FP CGIL Umbria

Cajarelli Vasco, Bartolini Igor

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