Prc Terni: “Inaccettabile lo scippo della biblioteca dell’Arpa”
A fine Marzo, Rifondazione Comunista lanciò l’allarme riguardo la decisione unilaterale del Direttore Generale, dott. Ganapini, di procedere ad una nuova organizzazione di ARPA Umbria con l’accentramento su Perugia delle funzioni decisionali, a scapito della struttura provinciale ternana.
La nostra denuncia cadde del vuoto e così l’appello alla Regione, ed agli altri organi istituzionali, di bloccare una riorganizzazione dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente che violava in maniera pesante quanto stabilito e deliberato dall’Assemblea Regionale stessa e, quindi, in contrasto con la legislazione vigente.
La notizia di questi giorni dello smantellamento della biblioteca ternana a vantaggio della nuova struttura Arpa di Perugia, non è che la conseguenza di quella prima operazione rimasta incontrastata e non è altro che la logica conseguenza.
La biblioteca ternana è frutto di un lavoro di decenni di vasta raccolta di materiale, con la catalogazione ed archiviazione di preziosi testi ed importanti pubblicazioni nazionali ed internazionali. Un patrimonio scientifico e culturale unico, cresciuto in parallelo con l’industrializzazione della città e che è testimonianza dell’impegno dei ternani nel campo della conoscenza dell’ambiente, della natura, della salute. Non è un caso che Terni fu all’avanguardia in campo nazionale nel campo della Medicina preventiva del lavoro, come testimoniato dall’esperienza del MeSoP.
Le presunte ragioni del “regionalismo”, nel nome del quale si sta procedendo al rapido ed inarrestabile processo di depauperamento di Terni a vantaggio del capoluogo regionale, se mai trovassero altrove una qualche giustificazione, in questo campo non hanno alcun valore.
Nel nome di un sano regionalismo bisognerebbe, invece, che la sede regionale dell’ARPA venisse spostata a Terni per ragioni storiche e perché le problematiche ambientali della nostra regione risiedono principalmente nel nostro territorio.
Certo l’operato della struttura ternana dell’ARPA è stato più volte sottoaccusa e, nel corso degli anni, da Rifondazione Comunista sempre denunciato, come non è mancato il coinvolgimento in pesanti inchieste giudiziarie.
Ma la riorganizzazione dell’ARPA, attuata col silenzio complice della Presidente della Regione Marini e del Sindaco di Terni Di Girolamo, è una scelta sbagliata che sottrae a Terni la responsabilità diretta del controllo della qualità ambientale del proprio territorio, con il rischio di perdere importanti professionalità acquisite in diversi anni di lavoro sul campo e, soprattutto, efficacia nell’opera di contrasto all’inquinamento della conca.
L’inaccettabile scippo odierno della biblioteca ambientale dimostra la non conoscenza ed il non rispetto della storia di Terni e del movimento operaio che tanto contribuì alla costruzione di quel ricco patrimonio. Esso è una offesa per tutti i ternani.
Il Sindaco Di Girolamo, ancora una volta, non ha nulla da obiettare?
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di Terni

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