TERNI - Una scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata registrata nella tarda serata di ieri in provincia di Terni, nella zona dell'orvietano al confine con il Lazio, dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Il movimento tellurico è stato chiaramente avvertito dalla popolazione in una vasta area, inclusa la Toscana. In un primo momento i vigili del fuoco non hanno segnalano danni particolari.

Secondo i dati dell'Ingv, le località più vicine all'epicentro del terremoto sono Castel Giorgio, San Lorenzo Nuovo, Castel Viscardo e nel Lazio Bolsena, Grotte di Castro e Acquapendente. Numerose le telefonate giunte ai vigili del fuoco del comando provinciale di Terni per chiedere informazioni su quanto successo. La scossa è stata avvertita anche in provincia di Perugia, in particolare nell'area del lago Trasimeno dalla quale diverse persone hanno telefonato ai vigili del fuoco; anche in questo caso per avere informazioni. Molte persone sono scese in strada a Orvieto e negli altri centri.

"Nessuna criticità" è stata rilevata neppure dalla protezione civile della Regione Umbria. Lo hanno riferito all'ANSA i responsabili della sala operativa che sta seguendo la situazione.
Protezione civile che si è subito messa in contatto con i Comuni più vicini all'epicentro. Non vengono segnalati danni ad eccezione della caduta di qualche calcinaccio in particolare a Castel Giorgio. Le verifiche stanno comunque procedendo.

A Orvieto è stato subito attivato il Centro operativo comunale per prestare eventualmente assistenza alle persone che ne avessero necessità.

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Scuole chiuse in via precauzionale, questa mattina, nei comuni di Castel Giorgio e Castel Viscardo, nei pressi dell'epicentro del terremoto. A deciderlo sono state le rispettive amministrazioni comunali per permettere le verifiche strutturali degli edifici da parte di tecnici, Protezione civile e vigili del fuoco. Al momento si registrano soltanto danni lievi strutturali ad alcune abitazioni di Castel Giorgio, dove la scossa è stata avvertita più intensamente e qualche famiglia ha scelto autonomamente di passare fuori casa la notte nel corso della quale quattro lievi repliche hanno fatto seguito, tra le 23:05 e l'1:35, alla alla prima registrata alle 22:24 di ieri non lontano da Orvieto.

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Scuole chiuse anche a Orvieto dopo una nuova scossa di magnitudo 3.4 registrata poco dopo le 11.30 di stamani. Il sindaco Giuseppe Germani ha adottato il provvedimento - si legge sul sito del Comune - per tutti gli istituti. Le lezioni saranno sospese anche domani primo giugno.
Stessa cosa anche a Fabro. L'amministrazione comunale lo ha disposto dopo che, come a Orvieto, l'attività stamani era cominciata regolarmente.

Le amministrazioni comunali hanno adottato il provvedimento di sospensione per permettere le verifiche strutturali degli edifici da parte di tecnici, Protezione civile e vigili del fuoco.

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Quattro abitazioni sono state dichiarate inagibili a Castel Giorgio in seguito alle scosse di terremoto che stanno interessando la fascia al confine tra Umbria e Lazio. Le famiglie hanno ricevuto la visita del vice presidente della Regione Fabio Paparelli. "Le ho trovate molto spaventate - ha detto - e in queste ore si sta valutando dove alloggiarle".
Le case presentano diverse crepe ai muri mentre all'interno sono caduti alcuni quadri e qualche suppellettile.
Paparelli ha compiuto un sopralluogo in tutta la zona colpita dal sisma. "Le verifiche sono in corso - ha spiegato - ma la situazione è sotto controllo. Gli edifici pubblici non presentano lesioni particolari, mentre le scuole sono state chiuse per precauzione anche a Ficulle ed Allerona".
Il vice presidente umbro ha sottolineato come il piano di protezione civile sia scattato "pochissimi minuti dopo la scossa principale di ieri sera".

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