Perugia/ Sos cremazioni: forno crematorio fuori uso da gennaio, cadaveri in coda
PERUGIA - “In data odierna il sottoscritto ed il consigliere Nucciarelli si sono recati al cimitero monumentale al fine di verificare la situazione che si era determinata dopo la chiusura dell'impianto per la cremazione”. Ha scriverlo in una sua nota il consigliere Carmine Camicia, che così prosegue: “L'impatto è stato forte in quanto in un locale squallido tipo cantina erano state depositate 14 casse di cartone che contenevano i resti di esseri umani, il locale privo di tutto, sicuramente non era adatto a contenere quelle bare ed il rischi a livelli igienico sanitario era sicuramente consistente”.
Camicia parla poi di un altro locale dove “vi erano altre bare con salme che aspettavano di essere cremate”.
“L'impianto di cremazione nato nel 1882 – nota sempre Camicia -, da tempo aveva bisogno di manutenzione, o di essere sostituito di fatto è che dal mese di gennaio è fermo ed i nostri concittadini per poter cremare i propri cari dovranno rivolgersi ad impianti fuori regione con costi altissimi”.
“La settimana prossima – annuncia infine il consigliere comunale di maggioranza - prepareremo un ordine del giorno con il quale chiederemo l'intervento del sindaco, affinché la situazione, sfuggita di mano ai dirigenti, possa tornare nella normalità”.

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