TERNI - "La magistratura sta facendo il suo corso, ma pensiamo di avere agito nell'interesse pubblico, garantendo un servizio importante che altrimenti avrebbe comportato un problema ambientale": così il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, Pd, commenta la richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura nei confronti di 20 persone, tra cui lo stesso sindaco, per l'inchiesta sull'appalto dello smaltimento del percolato dell'ex discarica di Valle.

Oltre a Di Girolamo risultano indagati 16 assessori della nuova e precedente giunta e tre dipendenti comunali. Per tutti l'accusa è turbativa della libertà degli incanti per contestazioni che risalgono ad un periodo compreso tra il 2011 e il 2015. Oltre 50 gli atti dell'amministrazione finiti al vaglio della procura.

"Non abbiamo favorito alcuna ditta visto che gli appalti sono stati affidati a diverse società" sottolinea ancora Di Girolamo.

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