TERNI - Dopo l’incontro della settimana scorsa con i NOTAP ed i NOTAV contro lo stato ed i poteri forti che cercano di appropriarsi dei territori e dopo il dibattito di ieri contro il caporalato cui ha partecipato anche  Yvan Sagnet, leader della rivolta dei braccianti di Nardò del 2011,  la risposta del Comune e della magistratura all’occupazione e all’autogestione del centro sociale Terra Rossa di Lecce è stato lo sgombero ed il sequestro dello spazio realizzato all’alba di stamattina dalla polizia.

Per un potere cieco e vuoto, attento agli interessi dei gruppi economici, quell’asilo abbandonato, occupato e ripulito a metà marzo da tanti compagni e compagne doveva essere chiuso, quello spazio libero e liberato doveva essere tacitato, in sintonia con il silenzio che si vorrebbe imporre a chi si oppone alla distruzione dei territori, allo sfruttamento dei precari, alla precarizzazione delle esistenze realizzato col Jobs act, all’attacco ai diritti, all’aziendalizzazione della scuola pubblica realizzata con la nefasta legge 107/15 del governo Renzi e di Confindustria, allo sfruttamento delle presunte “emergenze migranti”.

L’orizzonte in cui si muove il CSOA Terra Rossa di Lecce,  struttura occupata e gestita nella pratica dell’autorganizzazione è quella del laboratorio collettivo di progettazione territoriale e formazione, che ha visto tante iniziative organizzate in due mesi di occupazione tra cui lezioni dell'Università popolare, la ludoteca per bambini, la biblioteca sociale col doposcuola, corsi di musica, ambulatorio popolare e una tre giorni sul Venezuela ed la rivoluzione bolivariana oltre a presentazioni di libri, esperienze di mutualismo sociale, iniziative culturali, concerti. 

Il centro sociale Germinal Cimarelli di Terni esprime piena e totale solidarietà agli e alle occupanti del centro sociale autogestito ed occupato Terra Rossa di Lecce ed auspica che la cecità dell’amministrazione comunale di Lecce e la repressione di polizia e magistratura non fermino le occupazioni, le pratiche autorganizzate, che altri spazi vengano liberati e gestiti dal basso dal Salento al resto del paese per costruire solidarietà con i migranti, liberare il tempo e le nostre vite dallo sfruttamento e dal dominio del capitale.

Le piazze francesi ci insegnano che solo con la lotta si difendono i diritti, si contrasta il neoliberismo e la messa in produzione dell’ambiente e delle vite stesse.

CENTRO SOCIALE GERMINAL CIMARELLI TERNI 

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