Servizi infanzia Perugia/ Pd e Sr accusano: “Scelte unilaterali del Comune"
PERUGIA - I Gruppi comunali del Partito Democratico e dei Socialisti Riformisti hanno tenuto questa mattina una conferenza stampa per fare il punto sulla questione dei servizi educativi ed all’infanzia.
Aprendo l’incontro il capogruppo PD Mencaroni ha spiegato che la conferenza è stata indetta per far sentire la voce dell’opposizione di fronte a tematiche annose relative al come la giunta Romizi stia trattando la materia.
“Le problematiche sono note – ha esordito Mencaroni – e, di fronte alle stesse, il modus operandi è stato sempre lo stesso: si è agito unilateralmente ponendo poi i cittadini di fronte a scelte già prese. La fuga del’assessore Wagué a Collestrada è sintomatica: costituisce un segnale forte del fatto che, quando non ci sono risposte da dare alla gente, si preferisce scappare”.
Per lo stesso capogruppo democratico in tutta questa partita parcherebbe totalmente la voce del sindaco che mai si è confrontato con i genitori e le persone che, ormai da tempo, si sentono prese in giro. In conseguenza di ciò molti hanno perso il lavoro (educatrici), una scuola è stata chiusa (Magnolia) a Collestrada, mentre nulla si sa di come stia andando il servizio di refezione scolastica. “E’ ora, quindi, - ha aggunto - di affrontare seriamente questi temi, senza addossare colpe ai dirigenti o al passato quando, al contrario, i servizi erano eccellenti”.
A tutto questo si aggiungerebbe per Mencaroni il fatto che “il question time non viene convocato da mesi, impendendo all’opposizione di discutere le interrogazioni presentate su tali temi. Per questo – ha concluso - chiediamo che chi governa la città dia un segnale forte, perché in ballo ci sono i servizi fondamentali per la nostra comunità”.
Il Capogruppo SR Arcudi ha puntualizzato invece che quella in esame è una vicenda delicata che il centro-sinistra non ha mai voluto strumentalizzare e non intende farlo ora.
“Tuttavia – ha poi osservato - dopo l’approvazione del bilancio di previsione, emergono dati inequivocabili che certificano il fallimento della giunta Romizi” e sostenuto che “Il centro sinistra aveva applicato, un sistema dei servizi socio-educativi d’eccellenza, basato sul protagonismo dei cittadini. In due anni tale modello è stato cancellato e si è arretrato anche a causa dell’inadeguatezza dell’assessore preposto”.
Lo specchio di tutto ciò è rappresentato dalla chiusura dell’asilo di Collestrada, evento primo nel suo genere nella storia di Perugia, ma anche dalla vicenda delle precarie: qui si è preferito bloccare un concorso e far scadere una graduatoria, quando erano ben note a tutti le scadenze.
“Noi vogliamo, invece, difendere un servizio di eccellenza a tutela dei cittadini e dei bambini e non possiamo tacere di fronte ad una situazione così grave. Oggi, visto che nel bilancio non sono state trovare soluzione adeguate, risultano smascherate le bugie della giunta Romizi. Per questo credo che l’assessore Wagué debba fare un passo indietro tramite dimissioni o con revoca, da parte del sindaco, delle sue deleghe”.
Secondo il consigliere Bori “scambiare le elezioni amministrative per un talent show è assurdo: chi governa oggi, dunque, dovrebbe prendersi le proprie responsabilità e non mandare avanti gli altri”.
Questo – a parere dello stesso consigliere PD – è quanto starebbe accadendo sulla vicenda dei comitati mensa, sull’asilo Magnolia di Collestrada e sulla questione delle educatrici, la più drammatica di tutte, visto che quattro persone sono già state licenziate ed altre a breve rischiano di rimanere senza lavoro.
“In tutto questo emerge la totale assenza del sindaco che ha preferito mandare avanti un assessore, le cui parole hanno un valore relativo, perché le promesse formulate non hanno alcun fondamento in atti”.
Sui servizi all’infanzia – ha continuato Bori – un tempo Perugia era all’avanguardia per qualità, mentre oggi si trova in fondo ad ogni classifica. Ciò vuol dire che per incapacità o malafede non si sono volute mantenere le promesse elettorali. Per questo occorre aprire una fase nuova, tramite dimissioni di chi non ha saputo gestire la situazione”.
Infine la consigliera Borghesi ha osservato che l’opposizione si trova in difficoltà, perché gli strumenti politici a disposizione, mozioni ed interrogazioni, sono rimasti senza riscontro. “Vorremmo sapere – ha concluso - quale è la posizione del sindaco su vicende fondamentali per la città. Al contrario, finora nessuno ha voluto mettere la faccia dando risposte serie ai perugini o, come accaduto a Collestrada, l’ha fatto in maniera maldestra. A fronte di questo silenzio della maggioranza, che continua ad arretrare sui servizi, è giunto il momento che il sindaco ci dica quale è la sua politica”.
Alla conferenza stampa ha poi fatto seguito il seguente comunicato stampa diramato sempre dai gruppi consiliari del Pd e dei Socialisti Riformisti a Palazzo dei Priori, relativamente all’assemblea pubblica svoltasi a Collestrada.
“La pessima figura dell’assessore Wagué all’assemblea pubblica di Collestrada ha rappresentato l’ennesima incapacità di risposta della Giunta Romizi sul tema dei servizi educativi e all’infanzia, per questo abbiamo avvertito l’obbligo politico e morale di esprimere una nostra definita posizione sulla materia chiedendo apertamente a chi governa oggi Perugia una determinata inversione di marcia, nei fatti. Purtroppo fino a oggi di parole ne sono state usate tante e sprecate troppe, ma di risultati concreti non se ne ha nemmeno il sentore.
Fare una cronistoria, per quanto utile a fini della cronaca, appare superfluo: tutta la nostra città è consapevole delle scelte politiche che hanno portato allo smantellamento sistematico di un sistema di servizi all’avanguardia dedicati all’infanzia. Partendo da un’inutile, se non faziosa e forzata, relazione della commissione revisione della spesa sono stati inanellati, uno dietro l’altro, una serie di insuccessi. Lo testimoniano le abbondanti critiche piovute da più parti dell’opinione pubblica. Purtroppo si è risposto spesso con superficialità e, quando questa veniva smascherata, si è passati all’arroganza o alla mistificazione.
Le persone coinvolte direttamente nei servizi all’infanzia, tanto i genitori quanto gli operatori, hanno contestato con forza le scelte della giunta Romizi, senza collocazioni da una parte o dall’altra degli steccati della politica. Il benessere dei propri figli è posto al di sopra di un dibattito politico e ormai, dopo due anni di errori, pare fin troppo facile convenire che le scelte messe in campo sono state catastrofiche.
Spaventa, inoltre, la modalità di intervento che è stata reiterata a partire dalla vicenda dei comitati mensa, passando per la vicenda del licenziamento delle educatrici degli asili nido o delle precarie che per la prima volta rischiano il lavoro, fino ad arrivare ai nostri giorni con la questione del nido di Collestrada che chiude definitivamente i battenti. L’assenza di dialogo con le parti interessate è stata accompagnata da decisioni prese quasi di nascosto e da una totale volontà di proseguire per la propria strada senza voler ascoltare le voci, i consigli, le necessità, i bisogni degli utenti e degli operatori. E se c’è stato un minimo di dialogo questo è parso solo di facciata, farsesco a detta delle persone che hanno partecipato agli incontri con dirigenti e amministratori.
Pertanto oggi chiediamo che chi governa si assuma delle responsabilità precise verso i cittadini di Perugia, che i servizi in generale e quelli all’infanzia nello specifico non debbano e non possano pagare le scelte di chi oggi governa male e con paura, di chi si sottrae al dialogo, di chi promette ciò che non è mantenibile, di chi addossa le colpe a un passato sempre più lontano. Chi si è candidato a governare pensando di essere ad un talent show ora deve prendersi le responsabilità dei propri atti.
Oggi tutte le promesse di questi anni si sono rivelate false: con il bilancio preventivo approvato in questi giorni non vi è alcuna risorsa per la ristrutturazione o la riqualificazione di una nuova struttura per l’asilo Magnolia di Collestrada, non sono presenti i fondi promessi per la stabilizzazione nel 2016 delle educatrici precarie, non sono stati ripristinati i finanziamenti per le attività didattiche e d’inclusione rivolte ai bambini di Perugia come promesso ai genitori dei comitati mensa.
Per questo quadro disastroso che si è delineato e a causa del netto arretramento dei servizi educativi e all’infanzia della nostra città chiediamo le dimissioni dell’assessore esterno Dramane Waguè, non eletto in Consiglio Comunale ma scelta direttamente dal Sindaco. L’incapacità palese e manifesta della gestione amministrativa richiede segnali forti: Perugia e i perugini non si meritano l’inadeguatezza di questi governanti”.




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