La partecipazione di Bacchetta all'assemblea programmatica del PD testimonia chiaramente il fallimento della Leopolda in salsa tifernate. Questo perché l'amministrazione di cui abbiamo fatto parte ha governato davvero in maniera alternativa a Renzi e, se fosse sfuggito, ricordiamo che Bacchetta non è del PD.  Lo stesso PD di Città di Castello che le sta provando tutte per ridimensionare e normalizzare l'esperienza Bacchetta, senza riuscirci né sul candidato sindaco,  né sui programmi. Piacerebbe al PD avere in mano il mazzo di carte, ma non è così.

E il PD lo sa bene, visto che per dare una parvenza di unità ha previsto di far partecipare all'iniziativa oltre a Leonelli e Cecchini, addirittura due deputati del PD che hanno votato a favore della controriforma della Costituzione repubblicana ed antifascista. Due questioni ribadiamo: a Bacchetta chiediamo la convocazione della coalizione progressista e di sinistra uscente, alle forze della sinistra continuiamo a proporre di costruire una lista unitaria.

Domenica c'è il referendum sulle trivelle. Vogliamo denunciare le vergognose indicazioni di astensionismo  di Renzi. Noi andremo a votare e voteremo e faremo votare SÌ per salute e ambiente e per liberare il paese da Renzi e compagnia. Siamo convinti che da lunedì anche il PD di Città di Castello capirà che l'aria sta cambiando davvero.

Per "La Sinistra per Castello"

Alessandro Alunno 
Paolo Capacci
Mauro Alcherigi

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