Regione/Iniziato in III Commissione confronto su modifiche T.U. sanità e sociale
PERUGIA - Si è svolta ieri pomeriggio a Palazzo Cesaroni la seduta della Terza Commissione consiliare, presieduta da Attilio Solinas. Dopo l'illustrazione dei disegni di legge della Giunta che modificano le norme su ludopatia ed ex Ipab (http://goo.gl/vx75mo), i consiglieri regionali della Commissione sanità e sociale hanno iniziato il voto dell'articolato del disegno di legge dell'Esecutivo di Palazzo Donini che apporta numerose modifiche al testo unico su sanità e sociale.
Dopo l'approvazione di circa 40 articoli e l'illustrazione da parte di Silvano Rometti (Ser) degli emendamenti presentati insieme Giacomo Leonelli (Pd), Marco Squarta (FdI), Claudio Ricci e Sergio De Vincenzi (Rp) relativamente a "Benessere animale e animali di affezione", i lavori sono stati sospesi, in attesa dell'istruttoria degli uffici sugli emendamenti stessi.
Rometti è anche firmatario di un'altra proposta di modifica del Testo unico, una proposta di legge che prevede di promuovere l'utilizzo per fini umanitari (in Italia o all'estero) del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private operanti sul territorio regionale (http://goo.gl/eYU3kF).
IL DISEGNO DI LEGGE DELLA GIUNTA CHE MODIFICA IL TESTO UNICO SU SANITÀ E SOCIALE
Dopo l'impugnazione, da parte del Governo, di alcuni articoli del “Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali” l'Esecutivo di Palazzo Donini ha deciso di non costituirsi in giudizio e, accogliendo i rilievi mossi, di procedere alle modifiche richieste. Il governo ha eccepito su alcune questioni che la Giunta regionale intende accogliere: viene soppresso il limite di età a 65 anni per la nomina dei direttori generali, che la legge '11/2015' invece aveva previsto. Vengono riportati a 3 i membri del Collegio sindacale per le aziende ospedaliero-universitarie. Sui limiti alle spese per il personale le aziende dovranno rispettare quello del 20 per cento, che potrà essere superato se tutte le aziende insieme rispettano il vincolo del tetto di spesa riferentesi all'anno 2004. Altra modifica andrà a colmare la lacuna derivante dal fatto che non risultano presenti nel Piano triennale del patrimonio delle Aziende sanitarie i beni immobili che le aziende intendono acquisire nel triennio. Sarà costituito, in attuazione della nuova “Disciplina delle attività trasfusionali (legge '219/2005')” il Centro regionale sangue, in luogo della Consulta tecnico-scientifica prevista dalla legge umbra. Altri articoli impugnati dal Governo riguardano la tutela degli animali da affezione, ma la relativa sezione sarà affrontata nella prossima seduta con la discussione degli emendamenti presentati dai consiglieri regionali. Sulla parte seconda del testo unico, riguardante il sociale, si sono rese necessarie alcune modifiche, vista le soppressione degli Ati e delle Unioni dei Comuni. I Comuni dovranno mettersi insieme e agire attraverso convenzioni. Quindi verranno cambiate tutte le parti del Testo unico dove si parla degli Ati e delle Province. Nel testo unico si parla di zone sociali e i Comuni capofila dovranno prendere le decisioni dal punto di vista amministrativo. Si interviene, dunque, sui meccanismi della governance sociale, anche agevolando i Comuni nella stesura dei piani sociali di zona. Al momento i Comuni dovrebbero gestire i servizi sociali con gli Ati che non ci sono più, quindi devono potersi avvalere delle convenzioni adesso previste.
GLI EMENDAMENTI SUL BENESSERE ANIMALE
La Regione Umbria promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, adotta i provvedimenti necessari a contrastare il randagismo, promuovendo in particolare il possesso responsabile degli animali di affezione e il controllo delle nascite, mettendo in atto tutti gli interventi atti a superare la filosofia del ricovero permanente, favorendo azioni volte all'affidamento temporaneo e definitivo. In applicazione del Trattato di Lisbona, la Regione riconosce a qualunque specie animale lo status di essere senziente e come tale il diritto alla dignità e al rispetto delle proprie esigenze fisiologiche ed etologiche.Viene definito animale d'affezione ogni animale tenuto dall'uomo per compagnia, senza fini riproduttivi o alimentari, compresi quelli che svolgono attività utili come gli animali impiegati in attività sportive, ludiche, a fini di allevamento e riproduzione, i cani di supporto alle persone con disabilità, gli animali impiegati negli Interventi assistiti con animali o per qualunque altro scopo di interesse umano. Gli animali selvatici non sono animali d'affezione. La Giunta regionale stabilisce con propria delibera le misure di prevenzione e il monitoraggio degli avvelenamenti di animali indicando i compiti, le responsabilità e i flussi informativi e provvede a istituire un numero unico per le emergenze veterinarie e di pronto soccorso. Provvede inoltre ad approvare un apposito Regolamento sulla tutela degli animali. Nel Piano degli interventi di prevenzione del randagismo devono essere previste campagne straordinarie di microchippatura e sterilizzazione dei cani di proprietà gratuite o a tariffe contenute anche in base ai criteri reddituali. Vanno inseriti anche i criteri per il monitoraggio del fenomeno degli avvelenamenti. Il veterinario che emette diagnosi di avvelenamento ne dà immediata comunicazione al sindaco e al servizio veterinario competente per territorio. A seguito della segnalazione, il sindaco dà immediate disposizioni per l'apertura di un'indagine, provvede a delimitare l'area e ad apporvi dei cartelli di pericolo. A seguito di conferma del sospetto da parte dell'Istituto zooprofilattico dopo esame necroscopico dell'animale deceduto o esame delle esche rinvenute, il sindaco dispone la bonifica dell'area interessata. Competenze delle aziende unità sanitarie locali sono: l'inserimento di microchip in ogni singolo animale di affezione e iscrizione dello stesso all'anagrafe regionale; gestione dell'anagrafe; cattura dei cani vaganti e degli animali incidentati anche attraverso convenzioni con ditte specializzate. Le associazioni di volontariato per la protezione degli animali possono essere inserite nell'apposito Albo, purché il loro statuto contenga le finalità di cui alla presente legge e dimostrino di essere operative inviando annualmente una relazione all'assessorato alla Sanità. Al fine di favorire l'adozione dei cani, i canili rifugio e i canili privati convenzionati devono consentire l'accesso alle associazioni. Il proprietario di un cane o di un gatto è tenuto a registrarlo all'anagrafe regionale, collocata nel Sistema informativo veterinario e alimenti. Il sindaco è responsabile dei cani vaganti e ha l'obbligo di collocarli presso un canile rifugio comunale o, se non è presente una struttura pubblica, in un canile privato convenzionato. Fra gli emendamenti dei due consiglieri anche il divieto di esposizione nei negozi ai fini di vendita.

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