PERUGIA - “Il Movimento 5 Stelle dà il benvenuto alla Squadra Mobile della Questura di Perugia nella sede di Umbria Mobilità e negli uffici di BusItalia. Fonte di esecrabili buchi finanziari, nonché di autentiche voragini cui tutti i cittadini umbri sono stati chiamati a intervenire per il risanamento dovuto alle gravissime responsabilità di pochi dirigenti”. Lo scrivono i consiglieri regionaliAndrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (Movimento 5 Stelle) evidenziando come “da anni il Movimento denuncia una mala gestio senza fine, fatta di troppi sprechi e di pericolosi, quanto antieconomici, intrecci tra un pubblico colabrodo e avidi privati”.

Secondo i due esponenti pentastellati, “tutto questo processo, proseguito per anni e decenni nell'indifferenza del regimetto umbro, ha comportato non solo il progressivo scadimento della qualità dei servizi per lavoratori, studenti e turisti, ma anche la devastante prevalenza della gomma sul ferro, come pure dimostra l'opaca svendita in atto della morente ex Fcu a Rete Ferroviaria Italiana, controllata da FS, ultimo segnale del naufragio definitivo delle politiche trasportistiche regionali. Anzi – aggiungono -, possiamo ben dire che, 46 anni dopo la costituzione della nostra Regione, la situazione generale al riguardo sia solo peggiorata, come indica lo sfascio generale delle infrastrutture e dei relativi servizi in Umbria”.

“Il Movimento 5 Stelle – concludono - aveva già inviato alle Autorità competenti un primo esposto in merito alla gravità delle condizioni di Umbria Mobilità: per questo non possiamo che rallegrarci delle verifiche odierne in atto. È ora che sia fatta piena luce”.

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