PERUGIA – La Prima commissione, presieduta da Andrea Smacchi, si è riunita ieri pomeriggio a Palazzo Cesaroni per approvare (5 sì, Pd – 3 astenuti, FI, Rp, M5S) il bilancio preventivo dell'Assemblea legislativa dell'Umbria ed avviare la discussione sui tre documenti che compongono la manovra finanziaria predisposta dalla Giunta regionale, illustrata dalla presidente Catiuscia Marini nella precedente seduta (link acs:http://goo.gl/Zq1i25). 

Il bilancio dell'Assemblea legislativa dell'Umbria per l'anno 2016 ammonta a 19,2 milioni di euro, che proverranno dai trasferimenti operati dalla Giunta regionale, dai contributi dell'Autorità nazionale per le comunicazioni, dagli interessi attivi sui conti correnti e dai rimborsi per il personale comandato presso altre amministrazioni pubbliche. A cui si aggiungono circa 730mila euro di fondi liberi derivanti dall'avanzo di gestione del 2015. 

Per quanto concerne le spese, esse riguardano in gran parte gli organi istituzionali (9,97 milioni di euro per indennità, fondo di previdenza per il pagamento dei vitalizi, contributi ai gruppi consiliari, patrocini, eventi, Corecom, trasferimenti a Isuc, Centro studi giuridici e Consiglio autonomie locali), funzionamento e manutenzione (1,3 milioni), il personale (7 milioni).

Prima del voto sul bilancio di previsione dell'Assemblea legislativa il consigliere Claudio Ricci (Rp) ha evidenziato che “ci sono poste di bilancio che potrebbero essere ottimizzate, occorrerebbe uno sforzo maggiore in tal senso anche da parte dell'Assemblea, visto che il criterio generale seguito nel bilancio di previsione 2016 è quello di razionalizzare e diminuire la spesa”, mentre Maria Grazia Carbonari (M5S) ha chiesto chiarimenti circa accantonamenti, affitti passivi e patrocini concessi dalla Regione. 

Sono stati poi illustrati gli emendamenti fin qui presentati dai consiglieri e dalla Giunta regionale, ed è stato redatto un calendario dei lavori che prevede, giovedì 31 marzo, alle 15, la presentazione di ulteriori emendamenti e la votazione di tutti gli emendamenti e degli atti che compongono la manovra, in modo da farla approdare in Aula nella seduta di martedì 4 e mercoledì 5 aprile. 

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