PERUGIA - La presidente dell'Umbria, Catiuscia Marini, dopo gli attentati di Bruxelles si è subito messa in contatto con la sede della Regione nella capitale belga e spiega - su Facebook - che le tre dipendenti in servizio lì stanno tutte bene. Parla comunque di "notizie sconvolgenti" che arrivano da loro. La sede della Regione a Bruxelles si trova infatti proprio nella zona degli attentati alle due stazioni della metropolitana.

Marini si dice "angosciata e rattristata, siamo nel terrore: siamo colpiti nel cuore della nostra Europa che pur nelle sue fragilità rappresenta il simbolo della democrazia nel mondo. La mia mente va alle persone in aeroporto e mi vedo nelle loro vite. Può accadere a ciascuno di noi".

"La bomba alla metropolitana era proprio sulla nostra linea ed è esplosa nell'orario in cui di solito veniamo al lavoro ma la prudenza ci ha consigliato di usare i bus o spostarci a piedi. Così l'abbiamo evitata": a confermarlo è Maria Paola Simone, responsabile della sede della Regione che all'ANSA ora dice: "è un inferno".

Come detto, la sede della Regione si trova proprio nella zona degli attentati, a ridosso delle istituzioni europee. "Poteva andare molto peggio - rivela, con voce apparentemente serena, la Simone - perché le esplosioni sono state a catena. Siamo arrivate in sede prima degli attentati, spostandoci a piedi o in autobus perché da qualche giorno si era capito che per prudenza era meglio non prendere la metro". La Simone e le colleghe Livia Menichetti e Valeria Todisco sono subito riuscite a contattare e rassicurare le famiglie in Italia.

Presidente Marini: dobbiamo reagire con determinazione

“Le immagini che ci arrivano da Bruxelles con il carico di morti e feriti, i racconti del personale dipendente della nostra Regione, la cui sede a Bruxelles è proprio vicina alla zona degli attentati alla metropolitana, così come i funzionari e i collaboratori al Comitato delle Regioni, insieme a tanti altri umbri che lavorano nella capitale belga, mi riempiono di angoscia e di dolore”. È quanto afferma  ancora la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che, come detto, fin da questa mattina si è messa in contatto telefonico con le dipendenti in servizio alla sede regionale.

“L’attentato terroristico a Bruxelles, luogo di tutte le istituzioni comunitarie – sottolinea - rappresenta un’aggressione profonda ai cittadini e colpisce al cuore anche i valori che le istituzioni europee rappresentano nel mondo. Grazie all’Europa abbiamo lavorato in questi settanta anni a rimuovere i rischi di guerre di conflitti nel continente europeo, contribuendo ad estendere i principi ed i valori fondanti la democrazia, attraverso la pacifica e non violenta politica dell’allargamento”.

“Oggi – prosegue la presidente Marini - con gli attentati di Bruxelles a rischio ci sono la nostra sicurezza di cittadini europei, ma anche quei principi di libertà, tolleranza, uguaglianza che sono fondativi del carattere democratico dei nostri Paesi”.

“Dobbiamo reagire con determinazione – sostiene - colpendo le basi terroristiche nel cuore dell’Europa, aumentando la capacità di sicurezza dell'Unione europea e di politica estera verso i Paesi terzi”.

“Il mio pensiero – conclude la presidente della Regione Umbria – oggi va a quella città che ci accoglie continuamente nel lavoro politico ed istituzionale al servizio dei nostri cittadini e delle nostre imprese. Quello che è accaduto a Bruxelles riguarda tutti noi e ci impone di pensare risposte costruttive ed energiche nella lotta al terrorismo”.

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