PERUGIA - La Guardia di Finanza ha acquisito documenti relativi alle spese sostenute dai gruppi consiliari regionali dell'Umbria nella legislatura precedente a quella attuale. Sugli accertamenti delegati dalla Procura di Perugia viene mantenuto il riserbo assoluto.

Le fiamme gialle si sono trattenute a lungo negli uffici dell'assemblea legislativa. Pare abbiano acquisito scontrini e altri documenti contabili relativi alle spese dei gruppi. Sembra comunque che il fascicolo della procura perugina sia a carico di ignoti.

Come era facile attendersi la notizia ha trovato largo spazio sui mezzi di informazione che hanno utilizzato al riguardo toni enfatici e titoli ad effetto, non trascurando, nonostante la scarsità delle informazioni circolate, la scontata espressione “spese pazze”.

Si spiega forse così la dichiarazione rilasciata al riguardo dalla presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, volta a ridimensionare queste accuse.

" E’ in corso in questi giorni – afferma la presidente Porzi - un'indagine di polizia giudiziaria condotta dalla Guardia di finanza, su incarico della Procura della Repubblica di Perugia, riguardante le spese dei gruppi consiliari dell'Assemblea legislativa dell'Umbria negli anni 2011 e 2012. La segreteria generale dell'ente ha messo a disposizione tutta la documentazione richiesta, che è stata acquisita dagli inquirenti nella giornata di ieri".

Porzi ricorda anche che "le risorse pubbliche a disposizione dei gruppi di Palazzo Cesaroni sono state sempre fra le più basse tra le Regioni italiane, e già nella passata legislatura furono ulteriormente diminuite, in continuità con quel principio di sobrietà e rigore che è sempre stato - conclude - la cifra distintiva dell'Assemblea legislativa dell'Umbria".

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