PERUGIA – La questione “asili” tiene banco al Consiglio comunale di Perugia in virtù delle due interrogazioni presentate dal gruppo Pd e da quello del gruppo Socialisti Riformisti a seguito di un incontro avuto oggi con i genitori, le insegnanti e le Rsu.

La prima, avente ad oggetto “Riattivazione ed espletamento concorso per la copertura di quattro posti part time al 50% di Istruttore Socio Educativo Assistenziale”, porta la firma dei consiglieri PD Erika Borghesi e Diego Mencaroni, l’altra avente ad oggetto la “Situazione asili nido del Comune di Perugia”, è stata invece sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione.

Sempre su questo tema c’è poi da tenere presente una lettera inviata al vicesindaco Barelli (e per conoscenza al sindaco Romizi), dai genitori dei bimbi frequentanti “Il Tiglio 2”

“In ragione della sua funzione e competenza relativa alla gestione delle questioni riguardanti il personale dipendente del Comune di Perugia – si dice nella missiva -, in qualità di genitori di bambini frequentanti l'asilo nido comunale “Tiglio 2”, convinti dell'importanza della partecipazione delle famiglie alla vita del Servizio ed ai suoi problemi educativo-gestionali come previsto dal Modello Psico-Pedagogico dei Servizi Educativi del Comune di Perugia, ci rivolgiamo a Lei per sottoporLe una problematica relativa alle educatrici in servizio presso l'asilo nido “Tiglio 2”. Due educatrici precarie che operano presso il suddetto servizio –v viene sottolineato - vedranno scadere i loro contratti a tempo determinato tra marzo e maggio p.v., senza che questi possano essere prorogati, informazione che ci è stata confermata dal dott. Zampolini durante l' incontro avvenuto con alcuni rappresentanti dei genitori il giorno 1 marzo 2016”.

Per gli stessi genitori “L'eventuale interruzione dell'attività lavorativa di queste educatrici, andrebbe a bloccare un percorso avviato da settembre con il progetto educativo e ad incidere pesantemente sulla qualità del servizio, alterando i delicati equilibri e la fiducia raggiunti con il tempo, l'esperienza e la professionalità necessarie per creare un ambiente accogliente e sereno per i bambini e le loro famiglie”

“Consapevoli – concludono i genitori - che la continuità è parte fondante e qualificante di un percorso educativo di qualità, di cui ha potuto finora fare vanto la Città di Perugia, che vedrebbe svilire la sua funzionalità ed essenza da un ipotetico avvicendarsi di diverse figure educative, convinti che sia interesse comune la tutela dei bisogni educativi, psico-pedagogici ed affettivi dei diretti fruitori del servizio, appartenenti ad una delicatissima fascia d'età come è quella 0-3 anni, auspichiamo una chiara, precisa e progettuale presa di posizione da parte dell'Amministrazione comunale per la tempestiva soluzione di questa imminente problematica e, più in generale, per il futuro dei Servizi Educativi”.

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