PERUGIA - Il Direttivo dell'associazione la "Città di Tutti" ringrazia coloro che hanno partecipato all'incontro di venerdì 4 marzo a Palazzo Cesaroni e si scusa per i disagi che hanno dovuto affrontare tutti coloro che non hanno trovato un posto, neanche in piedi, e sono rimasti comunque nel corridoio ad ascoltare gli interventi.

L'iniziativa è stata finanziata con i modesti fondi dell'associazione e organizzata grazie al passaparola di una larga rete di amici che ci sono stati vicini in quasi venti anni di attività. Le libere riunioni dei cittadini sono il sale della democrazia, così come le associazione che fanno della loro autonomia un valore assoluto. Chi ricorda le nostre iniziative sa bene come abbiamo lavorato in così tanti anni e può testimoniare della nostra distanza dal Palazzo e dalla varie amministrazioni che hanno governato la città. Siamo stati talvolta poco amati ma sempre rispettati perché abbiamo contribuito in tante occasioni a migliorare la città. Da chi governava e chi da stava all'opposizione.

La reazione così poco equilibrata dell'assessore alla cultura Teresa Severini espressa sulla "Nazione" di domenica non ci ha sorpreso più di tanto. Si deve comunque ammettere che si tratta di una tonalità politica decisamente lontana da quella della stessa Giunta di Palazzo dei Priori e dalla tradizione civile di questa città.

L'assessore alla cultura afferma letteralmente: " Mi è sembrato vigliacco aver fatto l'incontro senza considerarmi come relatrice". Ed ancora. "Questi signori avrebbero fatto meglio di starsene a casa ma sono contenta che si siano esposti. Dimostrano che la loro è pura ideologia".

Vigliaccheria, starsene a casa, esporsi, ideologia, falso pacifismo. Lasciamo stare. Teniamo solo a ricordare che abbiamo invitato tutto il consiglio comunale e la giunta per lettera. L'assessore usa le parole che usa per accusare l'Associazione di non averla designata "Relatrice".

Il nostro era un incontro aperto a tutti e non un dibattito politico, una specie di talk show. Abbiamo dato la parola ai migliori storici che vivono e lavorano a Perugia, cosa che non ha mai fatto l'assessore e poi abbiamo aperto un dibattito libero a tutti i presenti. La nostra associazione non è mai stata invitata da questa amministrazione a nessun incontro. Non ne siamo dispiaciuti, anche perché se si deve discutere ciò che è già deciso preferiamo non partecipare.

Se la signora Severini fosse venuta avrebbe potuto parlare come tutti. Lei invece ci invita ad andarcene, quando si terrà questa cosiddetta manifestazione storica, "fuori per due giorni". Queste sono davvero parole di altri tempi, il tempo dei "fuorusciti". Quattrocento o non Quattrocento.

 

IL DIRETTIVO DELLA                                                                           

" CITTA' DI TUTTI"                                   

Condividi