By Pianeta Volley

Non si sarebbe potuto immaginare epilogo più crudele per la Sir Safety Sicoma Perugia. Quella vista in campo nella gara di ritorno dei quarti di finale della Cev Cup è stata una squadra di tutt’altro spessore rispetto a quella inguardabile di tre giorni prima. Come abbia fatto Kovac a rigenerare i block-devils non è dato sapere ma nella difficile trasferta sul campo della Dinamo Mosca si è potuto apprezzare un gioco del tutto concreto. Alla fine è arrivata la vittoria di Pirro, perché dopo aver vinto tre ad uno è stato il golden set a privare la squadra italiana della qualificazione, ma i segnali in chiave volata scudetto sono per lo meno confortanti.

Senza Dimitrov, rimasto a casa per problemi di passaporto, e con Fanuli colpito da una sfebbrata e rimasto in hotel, i perugini sono scesi in campo con due soluzioni in meno. La consapevolezza di non sbagliare ha forse dato quella spinta in più e con un Aaron Russell formato super nessun risultato è precluso.

I padroni di casa partono con il sestetto annunciato, anche gli ospiti non presentano novità rispetto alla gara d’andata con Kaliberda che torna tra i titolari. La concentrazione dei perugini è altissima e il piglio differente. Dopo una iniziale fase di studio sono le bordate di attacco di Russell (nove palloni a terra in apertura) a causare uno scollamento nel punteggio che arriva al massimo scarto sul 17-22. Zaytsev ci prova ma non riesce a chiudre il gap.

Nella seconda frazione i russi tengono botta sino al 7-7, qui è ancora Russell (86% in attacco) a tagliare le gambe agli avversari (15-19). Ad impedire qualsiasi rimonta sono i dodici errori che commette un irriconoscibile sestetto locale.

Nel terzo frangente tornano ad essere incisivi i moscoviti che guidano con autorità (12-6). Entra Fromm per un Kaliberda spento e qualche reazione si intravede ma Biryukov fa buona guardia (19-16). Ulteriore accorciamento avviene sul turno di battuta di Birarelli che piazza l’ace del 22-20, poco dopo lo imita Atanasijevic che di nove metri aggancia (23-23). Fatica sprecata perché un errore ed un contrattacco di Zaytsev prolungano il match.

Ma Perugia c’è. Lo si nota nella partenza terrificante del quarto periodo che porta in un batter di ciglia sull’1-8. Il margine non accenna a diminuire ma l’orgoglio dei padroni di casa esplode violento prima del secondo tempo tecnico e il gap si riduce (11-15). Atanasijevic cresce e rinvia il verdetto al parziale supplementare.

Il golden set comincia in maniera pessima con due errori consecutivi di Atanasijevic, ma le tre lunghezze di margine vengono annullate (4-4). Il recupero di carattere fortifica e dà coraggio a Perugia che va avanti al cambio di campo (6-8). A rimettere in asse il punteggio ci pensa una decisione arbitrale molto contestata (8-8). La Sir Sicoma riesce a fare il nuovo break, ma sul 9-12 Russell butta fuori l’attacco del possibile più quattro contro il muro ad uno e poi la squadra incappa in tre errori, un ace rovescia e Mosca si procura due palle match (14-12). La prima viene annullata ma la seconda è una battuta che finisce lunga di Birarelli e regala la qualificazione alla Dinamo.

Davvero un peccato. Una Sir dal grande cuore a cui sicuramente non si può rimproverare molto, se non di essere finita… nell’insalata russa.

DINAMO MOSCA – SIR SAFETY SICOMA PERUGIA = 1-3 (2-3)
(21-25, 18-25, 25-23, 15-25) (15-13)

MOSCA: Biryukov 17, Berezhko 15, Zaytsev 14, Holt 7, Shcherbinin 6, Grankin 2, Obmochaev (L1), Kruglov 10, Pankov 3, Boldyrev. N.E. – Filippov, Ermakov (L2). All. Oleg Antonov e Roman Yakovlev.
PERUGIA: Atanasijevic 25, Russell 23, Buti 12, Birarelli 11, Kaliberda 7, De Cecco 1, Giovi (L), Fromm 1, Tzioumakas, Elia. N.E. – Holt, Franceschini. All. Slobodan Kovac e Carmine Fontana.
NOTE – Spettatori 3’500.
Durata dei set: 25’, 26’, 34’, 26’, (19’).
Arbitri – Cambre Wim (BEL) e Burkiewicz Pawel (POL).
DINAMO (b.s. 15, v. 4, muri 10, errori 16).
SICOMA (b.s. 11, v. 9, muri 8, errori 9).

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