Stefano Vinti: Più politica e meno tecnici per la sanità umbra.
Ho letto la deprimente intervista di Verini sul Corriere dell'Umbria di oggi a proposito delle nomine in Sanità.
Per l'ex segretario di Veltroni, la politica e le responsabilità che ne derivano dovrebbe evaporare, a tal punto che i famigerati manager (che hanno espropriato la sanità pubblica dalla programmazione, gestione e corrispondenza al diritto alla salute dei cittadini, le comunità locali) dovrebbero essere selezionati e scelti addirittura da "mitiche" società indipendenti (Da chi? Chi le ha scelte?), come se il problema della gestione sanitaria sia tecnico e non invece la questione "politica" più complessa che tutte le Regioni si trovano ad affrontare ad ogni legislatura.
Questa idea, tutta di destra, che la gestione sia una questione "neutra" e esclusivamente "tecnica", in cui valori etici e morali, cultura e orientamenti politici delle persone chiamate a dirigere sono ininfluenti rispetto al raggiungimento degli obiettivi, che sono sempre per loro natura politici, è devastante, ma spiega bene la deriva che hanno preso gran parte dei gruppi dirigenti del Pd, a tutti i livelli.
Per Verini, Veltroni, Renzi e compagnia cantante, la politica non è più un confronto, uno scontro, una lotta per l'affermazione di uno specifico modello di società, (di uomini liberi ed uguali, per intenderci), ma, sostanzialmente, si riduce ad una questione tecnica, una scala di capacità gestionali.
Adesso, Verini ci dice che occorre fare un ulteriore salto verso il nulla, "tutto il potere ai tecnici", tecnici (purché terzi) che scelgono i tecnici che gestiscono soldi e potere.
Il massimo della delega in bianco e "buona notte sonatori!"
La politica è delegittimata e cosi quel che resta della volontà popolare, "ma siamo in post-democrazia, bellezza, a Milano non concorrono per la carica di sindaco tutti manager e tutti interscambiabili tra gli schieramenti?", sembra ricordarci il prode Verini.
E la politica, quella buona, nel frattempo, che fa, guarda?
Viene da domandarsi che cosa si fanno a fare le elezioni, se chi vince non può gestire neppure quelle briciole che il liberismo e l'austerità gli hanno lasciato.
Già la sento la risposta dell'on. Verini: "Non importa, tanto ci sono i tecnici che governano per tutti e su tutto, dal Fondo Monetario Internazionale all'Europa, per la destra, il centro e la sinistra, per il sopra e per il sotto, tanto siamo tutti liberisti".
Loro!!!!.
Stefano Vinti,
Associazione Sinistra Lavoro Umbria

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