Polvese/Centro ricerche, Ferricelli: “Un progetto che la proietterà nel mondo"
PERUGIA – “Il progetto di un Centro di ricerche su 'Cambiamento climatico e biodiversità in ambienti lacustri e aree umide' da realizzare alla Polvese, presentato mercoledì dall'Arpa, si coniuga perfettamente con l'idea che la Provincia di Perugia e gli enti locali che gravitano sul Trasimeno hanno per l'Isola”. Lo sostiene, a margine del convegno, il consigliere provinciale delegato alle tematiche lacustri Roberto Ferricelli, che, molto soddisfatto della massiccia partecipazione che l'evento di ieri ha registrato, sostiene che “l'incontro di studiosi e stakeholders ha aperto una riflessione molto importante su un territorio con al centro l’Isola.
Il tema estremamente attuale dei cambiamenti climatici – per Ferricelli – è ineludibile e si sposa con gli impegni e i temi amministrativi che la Provincia e i territori portano avanti”.
A detta del consigliere provinciale, che al convegno di Arpa è intervenuto a nome del presidente Nando Mismetti, il progetto di un Centro di ricerche di tale natura è di grande valenza e può aggiungere valore ai progetti che le varie Amministrazioni pubbliche a diverso titolo stanno portando avanti da tempo al Trasimeno, compreso il recente bando di gestione della Polvese in corso di pubblicazione “Ritengo che – sono le parole di Ferricelli - insieme alla filiera dell'olio e dei prodotti tipici tale progetto possa proiettare il lago in Europa e nel mondo”.
“Turismo, agricoltura e pesca – aggiunge il sindaco di Piegaro - possono essere concepiti solo se in simbiosi e in una visione di sostenibilità ambientale” con un occhio attento alle “bellezze” dei nostri territori passando per borghi storici, altra grande ricchezza dove di certo è positivo l’interesse anche di importanti imprenditori locali. Ferricelli non nasconde tuttavia le difficoltà e le incertezze legate al momento storico che la Provincia sta attraversando. “Il futuro della Polvese e del Trasimeno tutto – sostiene – sono legati a impegni e progettualità (vedi navigazione, qualità e stabilizzazione delle acque, controllo chironomidi, ecc...) che necessitano di certezze gestionali e su cui occorre ancora lavorare approfonditamente”. “Auspico – conclude - una più appropriata definizione delle funzioni tra gli enti territoriali e la Regione per dare certezze amministrative e di gestione in una logica di razionalizzazione e miglioramento. E ritengo che la costituenda Unione dei Comuni su questo versante potrà giocare un ruolo di primaria importanza”.

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