Ma cosa avrà mai promesso il Ministro Del Rio agli amministratori umbri? Vada per il miliardo e mezzo per la E45, ma per la ex FCU?

Il fantomatico passaggio alle Ferrovie dello Stato risolverebbe la sua annosa situazione?

Speriamo ci sia dell’altro!

Andiamo per ordine.

Il materiale rotabile è in pessime condizioni (vedi la tratta Città di Castello-Umbertide); in barba allo “scalo merci” di Pierantonio, non mi risulta che il sopra menzionato materiale rotabile sia abilitato per il trasporto merci; i vecchi studi (se ricordo bene di provenienza FFSS) non vedevano economicamente sostenibile la trasformazione nella – da tanti sbandierata - metropolitana di superficie; ne, tanto meno, lo sfondamento su Arezzo o il raddoppio dei binari.

Il potenziale passeggeri/merci è quello che è, ovvero insufficiente ad un sostentamento economico, né per gli investimenti necessari, né per la gestione. Punto.

Allora bando alle ipocrisie che in questi giorni appaiono a tambur battente sulla stampa locale, profuse a piene mani da amministratori, politici e “civici” vari, con le solite proposte, a me pare, alquanto fantasiose, tipo: “più velocità per arrivare a Perugia” ma “fermate in tutte le stazioni esistenti e magari anche qualcuna nuova in più”; oppure: “una corsa ogni mezz’ora e allora lascio l’auto a casa e prendo il treno”...

Non c’è niente da fare: se la ex FCU non si regge economicamente, non saranno certo le Ferrovie dello Stato a far miracoli. Mettiamoci il cuore in pace.

Del resto, sbaglio o qualche anno addietro la FCU rimetteva 20 miliardi delle vecchie lire ogni anno?

Non sono in mio possesso i bilanci degli ultimi anni ma, visto l’andazzo, non dovremmo anche oggi essere lontani.

Allora che fare?

Renderla funzionale e agibile, se economicamente non sta in piedi, necessita che qualcuno ci metta risorse aggiuntive. Le Ferrovie dello Stato sono disponibili a investire risorse proprie - in deficit - di qui a chissà quando?

Non mi sembra che nelle dichiarazioni dei Sindaci altotiberini ci siano conferme di ciò; al di là di vaghe speranze.

Certo, non mi vien dal cuore ipotizzare lo smantellamento di una ferrovia!

Ma se l’alternativa deve essere questo infinito tira e molla che non fornisce ai cittadini i servizi di mobilità necessari, né permette che ne nascano di altri alternativi – ahimè logicamente su gomma - allora forse sarebbe il caso di pensarci su.

In conclusione.

Capisco che dire la verità alla cittadinanza sia difficile e spesso faccia perdere anche voti. Ma spesso il non scegliere, al di là dei disservizi alla collettività, porta i cittadini a non aspettarsi più niente dalla politica, e giustifica quel distacco che li porta ad una sorta di “vendetta” astenendosi dal voto.

Comunque, speriamo di sapere da chi di dovere, a breve, cosa abbia effettivamente proposto il Ministro Del Rio e cosa le Ferrovie dello Stato.

Il segretario

Andrea Vezzini

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