Si infiamma a Perugia la polemica sul Cie (ri)chiesto da Calabrese
PERUGIA - “Non c’è nel programma dell’esecutivo Renzi di aprire una simile struttura in Umbria”. La secca replica del sottosegretario Bocci alla richiesta riformulata giorni fa dall’assessore di Palazzo dei Priori, Calabrese, che aveva ricevuto il sostegno del sindacato di polizia Siulp, si pensava fosse sufficiente a chiudere suil nascere qualsiasi polemica al riguardo, ma non è stato così.
Calabrese, non nuovo a tale provocazione, aveva formulato analoga richiesta già un anno fa cercando di addossare alle istituzioni umbre (in particolare alle passate amministrazioni comunali di sinistra) tutte le responsabilità della precaria situazione dell’ordine pubblico nel capoluogo umbro e già allora gli erano piovute addosso pesanti critiche (particolarmente polemiche quelle della presidente della Regione Catuscia Marini e dell'ex sindaco di Perugia Wladimiro Boccali) e l’accusa di muoversi con approssimazione e intenti speculativi su questo delicato tema, le stesse che vegono riproposte anche in questa circostanza.
Oggi si segnalano quella del segretario del Pd di Perugia Francesco Maria Giacopetti e del capogruppo a Palazzo dei Priori Diego Mencaroni e quella del segretario regionale di Rifodazione Comunista Enrico Flamini.
Per i primi due, che riprendono le parole di Bocci, si tratterebbe di un’idea anacronistica e populista trattandosi di una politica ormai superata da più incisive e attuali forme di cooperazione che prevedono anche la stipula di accordi internazionali con i paesi di provenienza dei clandestini.
Troppo spesso, in passato, - affermano - i Cie si sono trasformati in luoghi di abbrutimento, con ripercussioni sull'ordine pubblico e c'è da considerare, inoltre, che in una città come Perugia una decisione in tal senso comporterebbe un dispendio di energie, mezzi e uomini delle forze dell’ordine non sostenibile, che andrebbe a detrimento della presenza di agenti a presidio della sicurezza del territorio.
Meglio, dunque, cercare risposte concertate, concrete e adeguate e risolvere in modo serio, senza populismi, senza strumentalizzazioni che troppo spesso tendono a confondere chi entra nel nostro Paese per trovare un futuro e chi delinque, e senza prestare il fianco a derive nazionaliste e xenofobe, una questione così importante e delicata come quella dell’immigrazione e dell’afflusso massiccio di persone verso l’Europa.
Sarebbe opportuno, quindi, conoscere e approfondire per poter parlare con cognizione di causa e trovare soluzioni complessive a problematiche che ci chiamano a una sfida complicata e alta e che richiedono risposte all'altezza.
Anche per Flamini tornare a proporre l’apertura di un Cie a Perugia come sta facendo l'amministrazione comunale è completamente sbagliato. Di più. Ancora una volta assume in chi lo propone un certo carattere ideologico, elevando il Cie a panacea per la sicurezza dei cittadini.
Anche il segretario regionale del Prc si rifà, per sostenere le sue tesi, alle parole del sottosegretario Bocci, seondo il quale “siamo di fronte al fallimento di questa esperienza in tutto il Paese. Noi aggiungiamo che siamo di fronte anche al fallimento della legge Bossi-Fini. In questo senso è utile ricordare, ad esempio, il rapporto dei Medici per i Diritti Umani (Medu) del 2012, basato sui dati della Polizia di Stato, che confermò già allora l’illegalità di queste strutture e la totale inutilità della detenzione amministrativa”.
“Non a caso l’Italia – nota ancora Flamini - è stata condannata dalla Corte Europea dei diritti dell’Uomo in numerose occasioni per violazione del divieto di trattamenti inumani o degradanti rispetto a detenuti in carcere, così come sono continui i richiami dell’Unione Europea e le clamorose bocciature con cui le commissioni ed i tribunali europei si sono espressi a più riprese sulla legislazione italiana in materia di immigrazione”.
“Detto questo – conclude -, stupisce, e non poco, la riapertura di questo dibattito: i Cie sono stati un disastro sotto il profilo del rispetto della legalità, del rispetto dei diritti umani, della effettiva utilità e del dispendio di risorse pubbliche”.

Recent comments
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago