Flamini: «Rifondazione comunista per no alla controriforma della Costituzione»
Anche in Umbria Rifondazione comunista parteciperà alla costruzione di comitati unitari territoriali sui referendum contro la manomissione della Costituzione. Vogliamo favorire il massimo di mobilitazione e pratica unitaria. Per questo saremo in prima linea nella battaglia referendaria. Siamo infatti di fronte a profonde e gravi modifiche dell’assetto politico/istituzionale. La Costituzione nata dalla Resistenza viene riscritta da Squinzi, Renzi, Boschi, Verdini e da una maggioranza variabile tutta tesa a contrattare col Pd qualche scranno nel futuro parlamento. Renzi è nelle mani dell’Europa e dei poteri finanziari, i veri mandanti della transizione dalla democrazia costituzionale all’assolutismo liberista. Ecco perchè la sfida sul referendum ”confermativo” della riforma costituzionale della Boschi sarà di portata epocale. Occorre fare attenzione anche al fatto che Renzi ha già iniziato ad imporre una sorta di plebiscito su se stesso, per avere il mandato di completare l’opera. Va fermato, va sconfitto per aprire la strada ad un’alternativa popolare e di sinistra. Per questo pensiamo che sia decisivo formare comitati territoriali per il “no”, il più possibile unitari e plurali, come è stato già fatto a Terni e come verrà fatto lunedì 1 febbraio a Perugia. Il nostro obiettivo è favorirli in ogni comune. La posta in gioco è davvero alta e per questo possiamo e dobbiamo recuperare lo “spirito costituente”. La vera ed unica innovazione è applicare la Costituzione.
Enrico Flamini, Segretario Regionale Prc Umbria

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