M5S Orvieto/ Burocrazia: la montagna ha partorito il topolino
La riorganizzazione comunale anticipata da un documento contraddittorio e per nulla innovativo, non privo di errori, lacune e criticità. Vergaglia (M5S):«Gnagnarini che aveva creato così tanta attesa ora dovrebbe solo dire: Scusate se vi ho fatto perdere tempo, lascio e me ne vado.».
ORVIETO - L’organizzazione lavorativa della macchina comunale sicuramente influenza l’efficienza, a parità di personale, costi e motivazione, nel raggiungimento degli obbiettivi amministrativi che ci si pone. In alcuni casi addirittura ne influenza l’efficacia, o l’inefficacia.
Ovviamente questi obbiettivi vanno presentati, e con loro anche la misurabilità dei medesimi. Esistono degli standard e delle buone pratiche a cui riferirsi, dei “benchmark” a cui tendere o con cui confrontarsi come ad esempio altri comuni rappresentativi di come si potrebbe fare di più e meglio rispetto all’oggi. Nel documento burocratico del Comune di Orvieto questo manca del tutto.
Nel consueto linguaggio burocratichese l’assessore Gnagnarini ha annunciato il risultato del suo lungo lavoro iniziato nel 2014 dicendo quali nomi hanno ora i vecchi uffici e sotto quale ala di responsabilità si spostano alcune funzioni. Quello che non dice è a quali obbiettivi in termini di risultato e di efficienza tende tutto ciò. Quello che salta agli occhi sono le tante criticità che lascia senza risposta la riorganizzazione che, tanto annunciata e dopo tanta propaganda, sembra comunque la metafora della montagna che ha partorito il topolino.
A noi cittadini presenta questa "riforma" attraverso stampa e sito web del Comune ed appena letta, tralasciando i "refusi" di battitura, saltano subito all'occhio alcune questioni:
1. Il nuovo ufficio di “Programmazione e Controllo di gestione” sembra essere una sorta di filtro tra Sindaco e settori dirigenziali, posto così rappresenta un ulteriore anello della catena di responsabilità. Domanda: Erano state riscontrati difetti strutturali di programmazione o mancato controllo di gestione nei singoli settori? In mancanza questa scelta rischia di rallentare il lavoro e trasformare in un “ufficio scuse plausibili” questo nuovo staff, atto solo a tutelare il responsabile politico del controllo di gestione, ovvero l’Assessore al Bilancio che è lo stesso fautore di questa riorganizzazione .
2. La Giunta ha approvato questo nuovo organigramma ma ci saremmo aspettati che allora Vincenti, che ha delega di mobilità e politiche comunitarie rimettesse per amor di efficienza la seconda delega in favore della Martino che ha già Cultura e Custolino rimettesse a Gnagnarini che si occupa del finanziario la delega ai servizi informatici. Adesso gli assessori che devono dare gli indirizzi politici agli uffici non rispettano i principi organizzativi che essi stessi hanno approvato. Questa schizofrenia di fondo nella migliore delle ipotesi non aggiunge un grammo di efficienza al Comune, più probabilmente invece lede l’intera macchina comunale oltre ad essere incomprensibile.
3. In questo organigramma chi si occupa del personale? Tra il nuovo decreto sull’efficienza della pubblica amministrazione e le responsabilità dei dirigenti forse andava esplicitato l’ufficio responsabile con la relativa posizione organizzativa.
4. Curiosamente pare che, secondo questo organigramma, le posizioni relative alle “Politiche Comunitarie” ed i “Servizi informatici” non necessitino di Alta Professionalità (AP) ma siano delle semplici Posizioni Organizzative (PO).
5. Ricordiamo che in questi anni i singoli uffici hanno ridotto il numero dei servizi erogati a parità di personale, si pensi all’URP che prima faceva anche l’ISEE e da punto Enel per i cittadini. La nuova disposizione degli uffici ci sembra non tenga conto di un eventuale ripristino dei servizi ai cittadini.
«Quella che Gnagnarini ha presentato sembra una riforma tipicamente all’italiana, condita di un falso ottimismo con i suoi riferimenti ad una modernità ed ad una efficienza che però non sono riscontrabili o misurabili, che sicuramente punta a tutelare e mettere al sicuro Sindaco ed Assessore proponente lasciandoli ben nascosti dal controllo delle minoranze dietro il nuovo ufficio ed in più incrementando una confusione tra indirizzi politici assessorili e dirigenze che espone a veti incrociati e blocchi operativi, rendendo difficile individuare i responsabili. Un vero capolavoro di burocrazia. Ma questa è solo la presentazione, siamo sicuri che quando finalmente mostreranno tutte le carte ed il nuovo documento di programmazione ci sorprenderanno ancora. Speriamo in meglio, ma temiamo che sarà ancora peggio. »
Lucia Vergaglia, M5S Orvieto

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