PERUGIA – L’Adoc, Associazione dei consumatori della UIL, denuncia che circa 10000 famiglie umbre hanno difficoltà a pagare le bollette. Le sofferenze riguardano soprattutto il pagamento delle utenze domestiche, per l’affitto di casa, per le rate del mutuo da pagare, per la telefonia e la connessione ad internet.

Due sono i fattori che incidono pesantemente, da un lato il fatto che le bollette sono care, (più 3,8% della media europea),  alla faccia di chi ha predicato che le privatizzazioni dei servizi pubblici avrebbero determinato vantaggi economici per l’utenza finale, dall’altro, che i redditi da lavoro e dei pensionati sono troppo bassi, in generale, ed in particolare in Umbria, dove si registra la più alta percentuale di pensionati al minimo ed i salari più bassi del centro-nord.

Inoltre le prospettive per il 2016 non sono buone, infatti si stimano aumenti di 551 euro a famiglia per: acqua, rifiuti, luce e gas, istruzione, trasporti, autostrade, poste e alimentari.

L’Associazione Sinistra Lavoro – Umbria, ritiene necessaria una politica di ripubblicizzazione dei servizi per la collettività, e una nuova politica salariale, che aumenti stipendi, salari e pensioni.

È dunque necessario una politica economica alternativa a quella imposta dall’Europa, che privilegi gli investimenti pubblici e il sostegno ai consumi per i privati.

Stefano Vinti

(Associazione Sinistra Lavoro – Umbria)

Condividi