Call center: nasce il comitato precari e disoccupati dell’Umbria
Siamo in maggioranza ex lavoratrici e lavoratori di call center. Abbiamo storie eterogenee e proveniamo da diversi luoghi dell’Umbria. Siamo per lo più lavoratrici e lavoratori in età avanzata, già fuoriusciti dal mondo del lavoro, e soprattutto siamo in maggioranza donne. Abbiamo prestato la nostra opera all’interno di telemarketing e servizio clienti per anni, ritrovandoci poi ingiustamente a subire più o meno malcelate ristrutturazioni aziendali e ricatti. Quest’anno il nostro Natale sarà sicuramente più povero. Molti di noi hanno perso il proprio posto di lavoro, e, oltre il danno la beffa, si ritrovano senza diverse mensilità pagate e senza i contributi versati, fondamentali peraltro per la richiesta di disoccupazione.
I dati riguardanti la qualità della vita, pubblicati in questi giorni, non ci rincuorano affatto. La “ripresa” tanto sbandierata non attraversa di certo le due province della nostra regione. E tutto ciò con il placido silenzio delle istituzioni, che senza indugi si sono resi responsabili del Jobs Act, cancellando diritti e tutele fondamentali. Quei diritti e quelle tutele che a molti di noi, collaboratori a progetto o co.co.co, venivano negati, ma che sosteniamo invece necessario estendere.
Per l’anno nuovo, non ci limiteremo semplicemente ad auspicare, ma ci metteremo fattivamente all’opera affinché le tematiche del lavoro e della disoccupazione si rivelino centrali nella vita politica, economica e sociale della Regione Umbria.
Comitato Precari e Disoccupati Call Center Umbria

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