Potrebbe essere un Natale amaro per i lavoratori del Gruppo Novelli, che ormai da mesi stanno aspettando che si liberi quel “finanziamento ponte” da parte degli istituti bancari. Risorse che non solo permetterebbero di pagare la tredicesima e altre spettanze arretrate, ma anche e soprattutto di dare una concreta prospettiva lavorativa al loro futuro.

A marciare, ieri mattina davanti alla Prefettura di Terni, in un composto ma determinato corteo, una cinquantina di lavoratori che hanno rappresentato dietro lo striscione e le bandiere di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil le grandi preoccupazioni dei 350 dipendenti. Lavoratori impegnati negli stabilimenti di Terni, Spoleto, Casalta e Amelia, ai quali si aggiungono quelli dell’indotto.
 
“Potrebbe essere un Natale veramente amaro, dalle tinte incerte, se il prossimo 24 dicembre gli istituti di credito non daranno il via all’auspicato “finanziamento ponte”. Vogliamo capire perché ancora non si è sbloccata una questione che si sarebbe dovuta risolvere in tempi certamente più rapidi – hanno affermato i rappresentanti Maria Rita Paggio della Cgil, Simone Dezi della Fai Cisl e Pierluigi Cecchini della Uila Uil assieme ai lavoratori che sono stati ricevuti in Prefettura questa mattina -. Se ci sono problemi dei quali non siamo stati messi a conoscenza, vogliamo che sia fatta chiarezza. E’ giusto capire cosa stia succedendo”.

I lavoratori, che hanno continuato a manifestare anche dopo l’incontro, hanno promesso ulteriori forme di mobilitazione se non avranno risposte soddisfacenti. Intanto dalla Prefettura è arrivata la disponibilità a prendere contatti con il Ministero dello Sviluppo Economico per cercare di dare una risposta ai lavoratori coinvolti e ai loro rappresentanti sindacali, entro la Vigilia di Natale.

 

 

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