Il ricordo di Alberto Provantini e le sue lacrime per lo scioglimento del Pci.
Giovedì 10 dicembre presso la sala Consiliare del Comune di Terni, ho partecipato alla presentazione del libro “Natale con Alberto” edito a cura di Giulio Cesare Proietti.
Questo pubblicazione che ricorda alcuni aspetti della vita e delle politiche di Alberto Provantini è molto interessante, soprattutto come ricordo di questo personaggio di grande valore della Sinistra ternana e umbra. Molto utile anche per una riflessione sul difficile momento che stiamo attraversando, in particolare per quanto riguarda la Sinistra nella realtà locale, regionale e nazionale.
Un apprezzamento sentito intendo rivolgerlo a Giulio Cesare Proietti per la bontà del suo lavoro, dichiarandomi d’accordo con quanto durante la presentazione del libro è stato detto dagli oratori, dai quali discorsi, debbo confessare, sono rimasto molto colpito e persino profondamente emozionato nel sentire le ultime frasi pronunciate per l’occasione dal Sen. Franco Giustinelli.
Giustinelli ha ricordato, commosso anche lui, l’emozione e il pianto di Alberto Provantini dopo le decisioni della Bolognina, che provocarono, in virtù della sciagurata idea di Achille Occhetto, lo scioglimento del PCI.
Quanto sarebbe utile riflettere su quelle lacrime cercando di dare una risposta, alla luce della situazione di oggi, alle domande che furono dentro le preoccupazioni di Alberto Provantini, schierato contro la proposta di Occhetto, al momento di quella sua, del tutto comprensibile, forte emozione.
Nel pensiero di questo Compagno vi era l’amarezza, la delusione e la preoccupazione politica per la scomparsa di una grande Forza politica, quale era stato il PCI, protagonista dell’Antifascismo, della Resistenza, dell’avvento della repubblica e della Costituzione, della ricostruzione del nostro Paese; delle grandi lotte per la democrazia e la pace e punto di riferimento per quanti aspiravano e tuttora aspirano a creare una società migliore.
Ricordo quanto diceva Alberto nel corso delle lunghe chiacchierate insieme: “cosa sarà ora della Sinistra italiana dopo lo scioglimento di una grande Forza politica giunta fino al 34% dell’elettorato italiano e profondamente radicata nella realtà italiana ? Quanto sarà pericolosa per l’intera Italia l’ingiustificata decisione della Bolognina ?”
Ricordiamo quei pensieri di Alberto Provantini che furono anche di tanti altri Compagni, me compreso, ed alla luce di questi osserviamo la preoccupante situazione politica italiana e troveremo una piena conferma di quelle preoccupazioni.
La Sinistra italiana è oggi ridotta in pezzi, divisa e senza un progetto politico credibile, il suo peso elettorale è ridotto ai minimi termini, il Partito Democratico, conseguenza di quella sciagurata decisione, è oggi più che un Partito di Sinistra una specie di vecchia democrazia Cristiana in edizione persino peggiorata, è presente un reale pericolo di una rivoluzione a Destra e di vedere al Governo del Paese e anche dei nostri Comuni Forze come la Lega Nord e il Movimento 5 Stelle.
Le preoccupazioni di Alberto Provantini sono confermate dai fatti ed il ricordo della sua splendida figura andrebbe fatto non limitandosi alla memoria storica ma riflettendo sul valore e il significato del dramma politico vissuto da questo e tanti altri Compagni come lui.
Personalmente, sono stato amico fraterno di Alberto e fui particolarmente felice quando , scaduto il mio mandato di Deputato esercitato per 3 Legislature , lui prese il mio posto svolgendo poi un lavoro che va giudicato molto positivamente.
On .Mario Andrea Bartolini

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