PERUG9IA - Il Consiglio provinciale di Perugia ha adottato, a maggioranza, lo schema di bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 che sarà portato all'Assemblea dei sindaci per l'approvazione il 21 dicembre. Nel frattempo il Collegio dei Revisori dei Conti allegherà al documento la propria relazione.

“Siamo al traguardo di un anno complesso e tormentato – ha dichiarato il presidente Nando Mismetti in apertura dei lavori -. Questo bilancio più che un atto politico è il prodotto che viene da un percorso difficilissimo e che mi auguro irripetibile. Se la legge Delrio ha le sue positività, la legge di Stabilità 2015 ha seriamente compromesso la stabilità delle Province al punto che persino la Corte dei Conti nazionale ha sostenuto che la situazione economico-finanziaria delle Province, alla luce dei provvedimenti adottati, è insostenibile. Per questo il fatto di essere comunque riusciti a mettere in equilibrio il bilancio, grazie agli sforzi prodotti dalla struttura provinciale, dalle decisioni assunte dalla Regione e ad alcuni aggiustamenti prodotti dallo Stato, deve essere motivo di soddisfazione. Tutto il Consiglio ha collaborato senza distinzione tra maggioranza ed opposizione al raggiungimento del risultato, frutto di un lavoro della buona politica che non percepisce neanche i rimborsi chilometrici per i trasferimenti a Perugia. Ritengo quindi che non ci si debba dividere su tale atto fondamentale. Chiuso questo capitolo subito ci troveremo ad affrontare il 2016 che, se non sarà oggetto dei correttivi indicati dall'Upi, rischia di essere altrettanto se non più complesso dell'anno”.

Concetti ripresi dal vicepresidente della Provincia e presidente della Commissione bilancio, Roberto Bertini. “Grazie alla struttura della Provincia e alla disponibilità della Regione siamo in grado di approvare il bilancio, nonostante tagli devastanti”.

Critiche sono arrivate invece dai consiglieri di minoranza. “Siamo tra le ultime Province ad approvare il bilancio – ha dichiarato Riccardo Meloni, annunciando il suo voto contrario – e ancora manca il parere dei Revisori dei Conti. Da un primo esame dello schema di bilancio si evince che sula spesa corrente tagli concreti non sono stati fatti, l'unico reale risparmio viene dalla spese del personale. Siamo di fronte alla riduzione marginale dell'1-2 per cento”.

Apprezzamento per il lavoro svolto dalla struttura provinciale è stato espresso dalla consigliera Erika Borghesi con delega alla viabilità e infrastrutture. “Siamo arrivati solo oggi alla presentazione del bilancio – ha aggiunto – perché abbiamo dovuto attender i provvedimenti regionali e nazionali per arrivare al traguardo. Abbiamo salvaguardato i posti di lavoro perché dietro ai dipendenti ci sono le famiglie ed esistono spese incomprimibili se si vuole garantire il minimo dei servizi. Siamo affrontando in maniera seria la questione legata alla Polizia provinciale e troveremo la soluzione. Sul fronte della viabilità e dell'edilizia scolastica abbiamo mantenuto i servizi e fatto interventi importanti sul strade regionali e provinciali. Un compito non semplice perché ci troviamo spesso ad affrontare problemi legati al dissesto idrogeologico. Sentire disquisire soltanto sui numeri, in una situazione così complessa, non considerando gli sforzi fatti è immeritorio”.

“Si chiede di approvare uno schema di bilancio quando non c'è il parere dei Revisori dei Conti – ha dichiarato Floriano Pizzichini –. Inoltre l'approvazione di questo atto rende chiare le carenze della legge di riordino: non produce risparmi, anzi aumenta i costi di alcuni servizi, servizi che addirittura vengono penalizzati. Inoltre la legge prevede che spetta all'Assemblea dei Sindaci approvare il bilancio per cui la richiesta di approvazione dello schema di bilancio non ha alcun significato, è ininfluente per questo motivo non parteciperò al voto”.

In sintonia con Pizzichini anche l'intervento di Gianpiero Panfili che annunciando a sua volta la non partecipazione al voto ha stigmatizzato la mancanza del parere dei Revisori dei Conti, il fatto di essere tra le ultime Province ad approvare il bilancio. “La Regione Umbria ha fatto il minimo dovuto – ha detto inoltre Panfili – non ci ha messo in condizione prima di ora di approvare questo atto, lasciando aperte questioni come ad esempio,  il servizio di controllo ittico-venatorio della Polizia provinciale prevedendo 4 o 5 unità del tutto insufficienti a coprire l'esigenza del territorio regionale”.

Voto contrario è stato espresso dal consigliere e presidente della Commissione statuto, controllo e garanzia Enea Paladino: “Anche i consiglieri di minoranza hanno prodotto sforzi per dare un contributo fattivo al superamento di questa fase di transizione. Ma la legge Delrio è deleteria, mette le basi di una riforma confusionaria. Siamo andati dalla Regione sempre con il cappello in mano quando sappiamo tutti che sulla questione della manutenzione delle strade si è sempre lavata le mani. Inoltre rispetto alla riorganizzazione e al bilancio non siamo mai stati coinvolti come sarebbe stato giusto”.

“E' evidente che viviamo una situazione politico-istituzionale anomala – ha sottolineato il consigliere Filippo Mario Stirati – Per settimane abbiamo vissuto con fortissime perplessità chiedendoci se potevamo approvare il bilancio. Incertezza nostra, ma anche preoccupazione da parte della Regione che avrà ripercussioni e contraccolpi dalla riforma. Ma ci sono anche i lati positivi come essere riusciti, ad esempio, a garantire il riscaldamento nelle nostre scuole, cosa non scontata. Invito quindi la minoranza a riflettere. Non si nega l'eccezionalità di approvare un bilancio di previsione a dicembre, ma non si può non riconoscere le difficoltà che abbiamo incontrato in questo anno e che sono stati fatti sforzi notevoli”.

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