Caccia/ Audizione in III Commissione su passaggio funzioni Province-Regione
PERUGIA - Confronto a tutto campo sulle problematiche della caccia in Umbria, con particolare riferimento alle questioni relative al passaggio delle funzioni dalle Province alla Regione, quello che si è svolto nella riunione di ieri della Terza Commissione, presieduta da Attilio Solinas. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni (Alessandro Barbino-Federcaccia, Emanuele Bennati-Arcicaccia, Stefano Tacconi-Libera Caccia, Giuliano Sorbaioli-Urca (Unione regionale cacciatori Appennino), Marcello Spigarelli-Coordinamento squadre cinghiale, Francesco Ragni e Massimo Mantovani-Enalcaccia, Igor Cruciani Atc1, Fausto Cambiotti Atc2), e l’assessore regionale Fernanda Cecchini.
In apertura della riunione, il presidente Solinas ha spiegato che scopo dell’incontro era quello di offrire un’ulteriore occasione di confronto su un tema “che appassiona ed è fortemente sentito da molti umbri, su un’attività sportiva e ricreativa che ha ricadute importanti anche anche su ambiente e cultura. Le problematiche generali del comparto faunistico-venatorio – ha sottolineato - possono trovare una soddisfacente e condivisa soluzione, attraverso una seria e accurata concertazione tra istituzioni, mondo venatorio e agricolo. La Terza Commissione – ha assicurato Solinas - vuol contribuire appunto alla costruzione di questo processo offrendo un ulteriore tavolo istituzionale di confronto, e quello di oggi è il primo di una serie di incontri che organizzeremo per affrontare, in maniera soddisfacente per tutti, le delicate questioni che ci aspettano da qui al 2016 per costruire la nuova programmazione faunistico- venatoria”.
Tra le numerose questioni emerse nel corso dell’incontro quella relativa alla attuale fase di trasferimento delle funzioni venatorie dalle Province alla Regione, soprattutto in relazione alla gestione amministrativa e alle funzioni svolte dalla polizia provinciale. E poi ancora i danni della fauna selvatica; la necessità di adeguare norme e regolamenti regionali ai cambiamenti in atto nella pratica venatoria e nel quadro ambientale-agricolo; le difficoltà gestionali degli Atc (Ambiti territoriali di caccia) legate anche alla diminuzione delle risorse conseguenti al calo del numero dei cacciatori. Segnalata la necessità di regolamentare in maniera sempre più appropriata la caccia al cinghiale e agli altri ungulati: per qualificare sempre questa pratica specializzata; per ciò che riguarda la gestione delle carni, sotto il profilo dei controlli sanitari e considerando anche le opportunità commerciali che si possono sviluppare intorno a ciò; in relazione al contenimento e alla gestione ambientale della specie per concorrere a limitare i danni in agricoltura e sull’ambiente. Altra questione posta la necessità di procedere ad accurate verifiche e controlli delle attività delle aziende faunistico venatorie, prima di procedere al rinnovo delle autorizzazioni. Obiettivo di tutti “gestire” il cambiamento in atto nel settore, generazionale, culturale e normativo, mantenendo quella che è la caratteristica della pratica della caccia in Italia, definita “aperta e democratica, parte anche dell’identità culturale”, qualificando sempre più ambiente e fauna selvatica, incentivando per quanto riguarda questo aspetto l'allevamento e la reintroduzione sul territorio di fauna stanziale.
Alle sollecitazioni e alle questioni poste dai rappresentanti del mondo venatorio l’assessore Fernanda Cecchini ha fornito assicurazioni circa la fase di passaggio delle funzioni da Province a Regione, assicurando che non si produrranno vuoti funzionali nella gestione e nelle attività di controllo e polizia venatoria. In questo senso ha spiegato che 26 dipendenti addetti alla gestione amministrativa del settore sono stati trasferiti dalle Province alla Regione per la gestione della caccia amministrativa, persone e sedi sono quindi ad oggi quelle attuali per garantire la continuità delle prestazioni. Cecchini ha posto inoltre la necessità di rivedere nel corso del 2016 la normativa relativa alla caccia, per adeguarla ai cambiamenti in atto, anche in relazione alle funzioni degli Atc, sottolineando l’opportunità di cogliere l’occasione della fase attuale per una rivisitazione del quadro complessivo del settore faunistico-venatorio.
Oltre al presidente Solinas erano presenti all'audizione i consiglieri Rometti (SeR), Squarta (FDI), Ricci e De Vincenzi (Ricci presidente), Nevi (FI), Smacchi e Brega (PD), Fiorini (Lega Nord).

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