PERUGIA – Con 13 voti a favore (PD, Socialisti e riformisti, Umbria più uguale) e 8 no (Forza Italia, Ricci presidente, Movimento 5 Stelle, Lega Nord, Fratelli d'Italia), l'Assemblea legislativa dell'Umbria ha approvato il disegno di legge e relative tabelle dell'assestamento di bilancio 2015.

In mattinata ne aveva illustrato i dettagli Andrea Smacchi, del Pd, ricordando il giudizio positivo dato nei giorni scorsi dall'agenzia di rating Standard and Poor's sulla gestione finanziaria dei contri regionali. Maria Grazia Carbonari, del Movimento Cinquestelle, ha tenuto aveva svolto, invece la relazione di minoranza, parlando di "numerose criticità" riscontrabili nel documento contabile della Regione.

Era poi seguito il dibattito e la votazione degli emendamenti.

Alla ripresa dei lavori dell'Aula nel pomeriggio, prima dell'inizio della votazioni, la presidente della Giunta, Catiuscia Marini, ha svolto l'intervento conclusivo.

 “Il bilancio regionale è sano – ha iniziato – e gli umbri devono sapere che all’orizzonte non ci sono agguati per ripianare i debiti come in altre regioni. Questo assestamento garantisce gli equilibri finanziari e il pareggio di bilancio. Dal punto di vista tecnico il bilancio è ineccepibile. La qualificata esperienza manageriale della struttura regionale ha consentito di raggiungere questi risultati, come ci dice l'agenzia Standard&Poor's. Agenzia che segnala alcune cose importanti: la Regione non ha usato tutta la sua capacità fiscale, quindi ha una tassazione molto bassa; l'Irap, grazie all'azione del Governo nazionale, si abbassa; la sanità è sotto controllo da 15 anni; la Regione ha liquidità, dimostrazione che il bilancio è strutturalmente sano. E questo in un contesto che vede il sistema delle Regioni contribuire al risanamento dei conti dello stato più di tutti, con oltre 7 miliardi complessivi negli ultimi anni. E l'Umbria è tra le regioni di testa in questa azione”.

“Questo- ha proseguito la presidente Marini - non ci ha impedito di dare applicazione al patto di stabilità verticale incentivato per oltre 20 milioni di euro. Un ruolo sussidiario della Regione per accompagnare i Comuni negli investimenti, anche per servizi fondamentali. La gestione finanziaria dell'esercizio 2014 ha consentito di risurre ulteriormente l’indebitamento storico di ulteriori 13,8 milioni di euro, facendolo scendere a 169,9 milioni di euro, a cui non si somma altro debito perché siamo in equilibrio anche in sanità, a dimostrazione di una gestione politica e tecnica di grande responsabilità. Con l'assestamento, poi, si è provveduto anche ad accantonare 9,2 milioni di euro a garanzia della solidità del bilancio regionale. Il finanziamento degli investimenti previsti nell'assestamento è stato reso possibile grazie a maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione e all'utilizzo di economie di spesa, in particolare per il risparmio sugli oneri di mutui e prestiti non ancora contratti e anche mediante la rimodulazione di stanziamenti e riallocazione di risorse”.

Tra gli investimenti voglio specificare – ha poì chiarito - che per le INFRASTRUTTURE STRADALI in assestamento è previsto un milione a integrazione dei 5 milioni già presenti sul bilancio previsionale. A questi 6 si sommano altre risorse derivanti da ulteriori interventi. Quindi, ad esempio, solo sulla provincia di Perugia ci sono circa 30 milioni di euro per la viabilità. Questo è capitolo integrativo. Certo non è sufficiente e lo abbiamo rappresentato al Governo perché dopo il blocco dei mutui, lo stop dei trasferimenti abbiamo bisogno di risorse anche per aiutare gli enti locali in questa materia. Tra gli investimenti rivendico il PIANO PER L'EDILIZIA ABITATIVA universitaria di 7,5 milioni di euro che prevede due blocchi di interventi a Perugia con il recupero di quasi 400 posti letti, e anche a Terni a supporto dei corsi universitari che si tengono in città. Altri 7,5 milioni di mutuo servono per l'ACQUISIZIONE DI AREE INDUSTRIALI a Terni, Narni e Spoleto: aree funzionali alla piastra logistica di Terni, e per immobili connessi alle funzioni pubbliche sulle aree industriali che devono essere mantenute e portate avanti”.

“Sulla parte corrente dell'assestamento – ha  tenuto quindi a precisare - ci sono le deleghe e le competenze che la Regione riassume dalle province. Per quanto riguarda gli OBIETTIVI POLITICI DELLA MANOVRA, gli indirizzi di governo regionale, abbiamo deciso di privilegiare quei capitoli che nel bilancio di previsione erano sotto-finanziati: l'incremento del fondo sociale che consente anche di garantire il cento per cento delle borse di studio; le risorse per politiche culturali e turismo per la promozione di eventi e manifestazioni, che non è spesa corrente improduttiva ma una scelta utile e necessaria per l'Umbria grazie alla quale finanziamo gran parte delle attività comunali. Inoltre ripresentiamo anche alcuni EMENDAMENTI che consentono di far proseguire il suo iter alla legge sulla parità di genere dandogli copertura finanziaria che aveva perso per la fine della legislatura. Ricostituiamo il finanziamento di 250mila euro sul ddl per la parità di genere che consente di avere già nel 2016 una quota di risorse finanziare per garantire il funzionamento della rete di servizi come i centri antiviolenza” .

“Infine voglio precisare – ha concluso Marini - che il progetto sullo scoiattolo grigio è  progetto della Commissione Europea, una direttiva contro le specie esotiche che stanno distruggendo un pezzo del patrimonio faunistico europeo e nazionale, dove l'Ispra ha scelto come regioni capofila l'Umbria e il Lazio, e concorriamo in spesa solo per il costo del personale. Un progetto serio”.

EMENDAMENTI APPROVATI. Soppressa la previsione del pagamento di un contributo da parte dei professionisti per gli attestati di prestazione energetica (Giunta regionale). Previsto che la Giunta stabilisca l'importo del contributo per la gestione del catasto regionale degli impianti termici (Giunta regionale). Incremento da 3 a 5 anni della durata in carica dei revisori dei Conti della Regione, anche in già in carica (presidente Marini). Dimezzato il periodo (da 20 a 10 giorni) per il parere dei revisori sugli atti (Giunta). La Regione potrà stipulare, nelle more della conclusione della riforma delle Province, accordi con gli enti di area vasta per avvalersi della Polizia provinciale per le funzioni di vigilanza in materia venatoria, ittica, idrica e ambientale (Giunta). Prorogati di due mesi gli incarichi dirigenziali di Giunta e Assemblea legislativa (Giunta). Ripristinato, come prima delle modifiche in Commissione, lo stanziamento di 200 mila euro per la legge sulle politiche di genere (Giunta).

EMENDAMENTI RESPINTI. Attribuire maggiori risorse a finanziamento della legge sulla sicurezza per il patrocinio a favore delle persone accusate di eccesso di legittima difesa (Centrodestra e civiche). Spostare 40mila euro dalla promozione turistica agli oratori (Eros Brega, Pd). Spostare 60mila euro dalla promozione turistica agli interventi in favore della famiglia (Eros Brega, Pd). Spostare 60mila euro dal fondo di riserva agli interventi in favore della famiglia (Raffaele Nevi, FI). Spostare 300mila euro dal fondo di riserva ai servizi socio assistenziali (Raffaele Nevi, FI). Spostare 90mila euro dalle azioni in materia di immigrazione, diritto di asilo e protezione umanitaria a interventi in materia si sicurezza urbana (Centrodestra e civiche). Stornare 200mila euro da politiche sviluppo rurale destinando 150mila euro alla programmazione faunistica (danni da fauna selvatica) e 50mila ai servizi socio assistenziali (Centrodestra e civiche).

LA MANOVRA IN SINTESI
L'assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 ammonta a circa 30milioni di euro. La parte di spesa corrente è di poco più di 13 milioni di euro: un milione 922mila euro al turismo, cultura, spettacolo e sport, di cui 570mila alle attività di promozione turistica, 700mila allo spettacolo, 152mila allo sport, 300mila a musei e biblioteche e 200mila per un contributo straordinario all'istituto Briccialdi di Terni; un milione 900 mila euro ad agricoltura e foreste di cui 600mila all'anticendio, 200mila a interventi nel campo della forestazione, 300mila al piano faunistico-venatorio, 100mila euro per la promozione, 700mila per i danni della fauna selvatica; 2 milioni a trasporti e mobilità; 4,5 milioni di euro al cofinanziamento del piano di sviluppo rurale; 2,5 milioni al sociale e al diritto allo studio, di cui un milione e mezzo alle politiche socio assistenziali in particolare per l'infanzia, e un milione di euro per il diritto allo studio universitario.
La spesa per investimenti in conto capitale prevede tre operazioni per un totale di 16 milioni di euro: 7,5 milioni per l'edilizia abitativa universitaria; un milione per le infrastrutture stradali; 7 milioni e mezzo di euro per l'acquisizione di aree industriali a Terni, Narni e Spoleto. Inoltre sono previsti 200mila euro per il ddl sulle politiche di genere e 50mila sul ddl omofobia.

Condividi