SAN GIUSTINO - Si chiede all'Amministrazione comunale di promuovere ulteriori azioni per migliorare il servizio del trasporto pubblico, che viene ritenuto un aspetto fondamentale a favore della comunità del territorio di San Giustino. Per questo motivo i consiglieri comunali di maggioranza Emanuela Tarducci, Elisa Tacchini, Germana Bianconi, Andrea Guerrieri e Daniele Guerrieri si sono fatti promotori di un ordine del giorno riguardante la situazione del trasporto pubblico locale.

“Vogliamo dare un contributo ed un impulso al dibattito su un servizio di fondamentale importanza per i nostri cittadini – spiega la stessa Tarducci – in quanto molti di loro, infatti, usano il trasporto pubblico per motivi di lavoro e di studio. Il nostro Comune, tra l’altro, è da sempre la porta della nostra Regione e quindi uno snodo per il collegamento e il trasporto pubblico. Per cercare di dare una risposta alle tante richieste dei cittadini della nostra zona si ritiene di dover partire dal nuovo Piano Regionale dei Trasporti 2014-2024 che, come venne ribadito già il 26 Luglio 2014 in occasione dell'incontro al museo del tabacco sul tema "Il futuro della mobilità in Altotevere", è lo strumento di programmazione e organizzazione del servizio. È sotto gli occhi di tutti però che ancora ad oggi il servizio sconta difficoltà oggettive legate a molteplici fattori”.

I consiglieri ritengono che “la Regione Umbria debba avere tempi certi nell'adozione e applicazione del Piano dei Trasporti, in modo che il servizio non abbia ulteriori difficoltà dovute alla mancanza di programmazione. Inoltre esistono problematiche legate all’infrastruttura che rendono ancora più difficile usufruire del servizio. Emblematiche in questo senso – sottolineano - oltre che la chiusura del tratto Cittá di Castello-Umbertide, sono le condizioni delle stazioni ferroviarie di San Giustino e Selci-Lama, le quali se non valorizzate e recuperate con progetti specifici, possono diventare ambienti di degrado”.

All'Amministrazione comunale si chiede quindi “di perseguire tutte quelle azioni politico amministrative nei confronti del proprietario e del soggetto gestore al fine di sbloccare la situazione di “abbandono” del patrimonio “EX FCU” presente sul territorio comunale e che possa essere inserito in un programma di valorizzazione concordato con l' amministrazione”.

Condividi