PERUGIA – Riforme per l’Umbria, dibattito nel Pd con una direzione regionale ad hoc, “primo di una serie di appuntamenti periodici - spiega il segretario regionale Giacomo Leonelli - con cui vogliamo continuare a stare in campo, sui temi, animando il confronto, l'approfondimento, la discussione sulle questioni centrali dell'agenda politica della nostra Regione”.

E ora la palla passa ai circoli, “che per rimettersi in moto - secondo Leonelli - hanno bisogno di discutere sul merito e che saranno, dunque, chiamati a dare un contributo alla discussione nei prossimi giorni. Dalla partecipazione, larga e che impegnerà i democratici in tutta l’Umbria, nascerà un documento di sintesi sulle riforme che la direzione varerà da qui a quindici giorni”.

Su rifiuti e caso Gesenu hanno trovato spazio in direzione un chiarimento  e un rinnovato impegno “rispetto alla posizione assunta dalla segreteria regionale - ancora il segretario - all’indomani delle prime notizie di cronaca relative alle indagini. “Abbiamo, inoltre, ritenuto utile - aggiunge il segretario - formulare sulla questione un ordine del giorno, elaborato nel solco di quanto già da me espresso e assunto all’unanimità dalla direzione”.

Nella posizione a suo tempo espressa da Leonelli, nella quale si invitava anche il Comune di Perugia a fare la sua parte, si leggeva in particolare: “Gesenu è titolare di molti dei contratti di servizio in Umbria per la gestione della raccolta dei rifiuti, del loro trattamento oltre che della pulizia delle città. E’ per questo che non può che destare viva preoccupazione la notizia di una interdittiva prefettizia antimafia all’azienda”. “L’istituzione regionale – proseguiva il segretario regionale Pd -, da anni attenta al tema rifiuti e in campo per una gestione sempre più innovativa, sostenibile e compatibile attraverso un piano ambizioso, si è già mobilitata, nelle scorse ore, allo scopo di garantire la continuità e la praticabilità di un servizio fondamentale per la comunità e di ridurre al minimo le difficoltà legate agli effetti di una interdittiva. E’ evidente che al fianco della Regione anche il Comune di Perugia, titolare di una partecipazione societaria significativa nell’azienda, sarà, ovviamente, chiamato a fare la sua parte in maniera determinante”.

“La vicenda – concludeva Leonelli – sottolinea con drammatica evidenza la necessità e l’urgenza di accelerare il processo riformatore messo in campo dalla Regione in riferimento alla razionalizzazione della gestione dei servizi fondamentali. Serve, ora, tenere il passo delle riforme in merito alla istituzione di un gestore unico per acqua e rifiuti oltre che alla qualificazione delle partecipazioni societarie degli enti pubblici nelle società di servizi, voltando definitivamente pagina anche rispetto a una stagione di investimenti fuori regione la cui criticità è oggi sotto gli occhi di tutti”.

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