“Gubbio: quella pista ciclabile è proprio un pasticciaccio e ci convince sempre meno.  Come consigliera del PD, ma soprattutto come cittadina, voglio riportare di nuovo l’attenzione sulla pista ciclabile che seppur  nata con buoni intenti, sta diventando sempre più un pasticcio  di cattiva gestione e mal progettazione”. Ad affermarlo è la consigliera comunale Pd Virna Venerucci che in una sua nota ricorda “che prima dell’avvio dei lavori, nel febbraio2015,  noi Consiglieri del PD avevano presentato una interrogazione ed un ordine del giorno, proprio per rivederne la progettazione ed il tracciato individuato, ma come sempre l’amministrazione Stirati sorda ad ogni input che viene dalla minoranza (soprattutto piddina), è andata avanti sicura solo dei numeri in consiglio”. 

“Fatto sta – prosegue la consigliera di opposizione - che sono oramai passati mesi da quando la pittura rossa veniva posta sull’asfalto, la pista ha funzionato da parcheggio,  il fondo si sta completamente sgretolando e scolorendo, i lavori sono ancora fermi, ma sono già stati spesi ben 170.000 euro dei 335.000 previsti “.

“Ora  assistiamo ad una altra ferita che questa ‘opera’ sta provocando alla nostra città. La colata di cemento che sta attraversando  il Parco del Teatro Romano. Una scelta con un altissimo impatto ed invasiva da un punto di vista, paesaggistico ed archeologico, e non sappiamo ancora se sarà grigia o rossa.

Ma come è possibile – si chiede Venerucci - che la Sovrintendenza, che ci vieta di aprire un lucernaio sul tetto, abbia autorizzato un intervento del genere?

“Il Teatro Romano, risalente alla fine del I secolo a.C.,  con il  suo parco –osserva - è una delle bellezze assolute, un valore unico per cui vale la pena venire a visitare Gubbio. Uno dei pochissimi Teatri Romani ancora in ottimo stato di conservazione e  fruibile, con un parco che oggi rappresenta l’unico spazio verde ed occasione di incontro e gioco di famiglie e bambini Ma allora  come possiamo permettere che vengano irrimediabilmente distrutti questi spazi, quando si possono trovare assolutamente soluzioni meno impattanti e forse più funzionali. Una banalità, far passare la pista ciclabile fuori dal parco, sopra il marciapiede esistente … troppo difficile, o forse troppo economica come soluzione”.

“Questa Giunta – conclude la consigliera Pd - dice di puntare tutto sulla valorizzazione turistica come motore dell’economia, allora non ci rimane che chiedere ancora di rivede il tracciato ed evitare danni irrimediabili”.

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