TERNI - Si allarga anche dal punto di vista geografico l’inchiesta sui “corvi” del Vaticano. Lo rivela il Corriere della Sera in un articolo a firma di Fiorenza Sarzanini riferendosi ad un’inchiesta che sarebbe stata avviata dalla Procura di Terni che coinvolgerebbe Immacolata Chaouqui e il marito Corrado Lanino.

Uno scenario – si ipotizza - che rischierebbe di travolgere numerosi uffici Oltretevere.

Il ruolo svolto dalla procura ternana si fonderebbe sul dissesto della Curia locale che, come si ricorderà, aveva coinvolto l’ex vescovo Vincenzo Paglia, la cui posizione era stata comunque di recente archiviata, se non che proprio i controlli disposti dal pubblico ministero Elisabetta Massini, scrive il Corriere, avrebbero “fatto emergere gli affari e la rete di relazioni di Chaouqui e di suo marito, esperto informatico, fino a qualche tempo fa webmaster del circuito informatico di terzo livello della Santa Sede, poi trasferito nella clinica Santa Lucia con lo stesso incarico”.

Controlli che avrebbero delineato un’attività illecita che gli avrebbe di «entrare» in numerosi computer e carpire informazioni riservate da utilizzare poi per ottenere favori e incarichi per entrambi, ma anche per persone a loro vicine. “Un copione – si spiega - analogo e forse per alcuni aspetti sovrapponibile a quello seguito da Vallejo Balda e dalla Chaouqui (dichiarata fan del premier Renzi e frequentatrice entusiasta della Leopolda, ndr) per ottenere notizie e rubare atti della Santa Sede in parte pubblicati nei due libri usciti ieri, in parte tuttora segreti. Una modalità di azione sulla quale si svolgeranno adesso nuove verifiche, soprattutto alla luce di quanto è poi emerso grazie al lavoro della gendarmeria vaticana…”.

Il resto alla prossima puntata, visto che, assai probabilmente, alle rivelazioni de “Il Corriere della Sera” dovrebbero seguire a breve altri gustosi sviluppi.

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