M5S: accordo con la Toscana per il punto nascita di Castiglione del Lago
PERUGIA - “Dopo la chiusura del punto nascita di Castiglione del Lago serve un accordo con l’ospedale di Nottola, in Toscana, per non creare nuovi disagi per le mamme”. È quanto dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.
“Già eccellenza della Sanità nell’area del Trasimeno – spiegano Liberati e Carbonari in una nota congiunta con i consiglieri comunali di Castiglione del Lago Stefano Bistacchia e David Cerboni - il punto nascita di Castiglione del Lago ha conosciuto un calo dei parti ed è stato chiuso lo scorso agosto. È del resto quel che sta accadendo anche in altri importanti presidi dell’Umbria. La chiusura di Castiglione è stata gestita in maniera ignobile, con false rassicurazioni del PD volte a non perdere voti in vista delle elezioni regionali. Grottesco poi quanto successo col personale, messo a conoscenza ufficialmente della chiusura all’ultimo momento e rimasto bloccato e inoperativo per circa un mese in una struttura di fatto chiusa. Attualmente a Castiglione del Lago è prevista la permanenza di un poliambulatorio per accompagnare le donne fino alla 37esima settimana di gestazione. Da qui in poi le partorienti verranno catapultate, secondo le linee dettate dalla Usl 1, al Silvestrini di Perugia. Passeranno dall’ambiente altamente umanizzato dell’ambulatorio castiglionese a quello congestionato, distante 50 chilometri e totalmente ospedalizzato del Silvestrini”.
“Dopo un ampio confronto con medici ed esperti – proseguono gli esponenti del Movimento 5 Stelle - il M5S di Castiglione del Lago ha elaborato un progetto diverso per garantire anzitutto un percorso ottimale alle mamme. Un’idea utile anche a salvaguardare il numero più alto di professionalità. Una proposta fatta propria dai consiglieri regionali pentastellati di Umbria e Toscana. Si tratterebbe di un patto interregionale stabile tra l’ambulatorio castiglionese e l’ospedale di Nottola, a Montepulciano (SI). Qui, a soli 20 chilometri da Castiglione del Lago, si trova un punto nascita amico del bambino, che ha fatto dell’umanizzazione del percorso nascita e della promozione dell’allattamento al seno i propri punti di forza. La collaborazione tra le due strutture comporterebbe non solo un vantaggio economico/amministrativo, con una riduzione dei rimborsi, ma anche la possibilità di un reciproco accesso del personale medico e paramedico tra i due ospedali, creando una continuità sia ostetrica che pediatrica tra le strutture, generando le condizioni per la permanenza nell’ambulatorio castiglionese di un numero di professionisti maggiore rispetto a quello ora previsto”.
“I benefici più forti e concreti – concludono Liberati e Carbonari - sarebbero però avvertiti dalle donne: le partorienti vivrebbero infatti un percorso senza traumi, in perfetta linea con le prescrizioni dell’OMS, proseguendo il proprio cammino di vita in un polo di qualità prossimo alla loro residenza. E al contempo decongestionando il Silvestrini di Perugia”.

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